Bellissima serie Netflix: The Crown, ragione e sentimento secondo la Regina
18 Nov
Da un paio di mesi ho fatto Netflix a casa mia (meglio tardi che mai) e tra le prime cose che mi stanno appassionando c’è The Crown. Avevo voglia di una storia in costume, non ansiogena, e finalmente ho trovato la mia nuova droga.
Si tratta del racconto in dieci episodi, creati e scritti da Peter Morgan per Netflix, dell’ascesa al trono della Regina Elisabetta e degli intrighi della famiglia reale britannica, una specie House of Cards a Buckingham Palace.
Non se l’aspettava di diventare regina così presto, non se l’aspettava nessuno. Ma a 26 anni suo padre, il Re Giorgio VI, che a sua volta era diventato sovrano obtorto collo dopo l’abdicazione del fratello Edoardo per amore della divorziata Wallis Simpson, muore improvvisamente. E a lei tocca raccoglierne l’eredità, sacrificando la vita privata e il matrimonio per assumersi le responsabilità pubbliche.
Elisabetta è una giovane donna che i sentimenti li possiede anche (a scavare con un certo zelo, però) ma li mette sempre e comunque dietro le esigenze e i doveri della Corona. Lo ha fatto quando le hanno imposto di trasferirsi da Clarence House a Buckingham Palace (nonostante il devoto marito Filippo si fosse impegnato molto a restrutturarla, da buon “mammo”); quando ha imposto al marito di inchinarsi a lei durante l’incoronazione, quando ha accettato che i suoi figli prendessero il suo cognome, e non quello del consorte; quando, dopo averle dato la sua parola “di sorella”, ha vietato a Margareth di sposare l’uomo che amava, l’eroe di guerra ma divorziato Peter Townsend, mandadolo in esilio fuori dall’Inghilterra.
“Devo sentire il Consiglio”, “decide il Consiglio”, dice sempre Elisabetta quando si trova davanti a un bivio, alla decisione se seguire il cuore e i suoi desideri oppure i doveri di sovrana.
Il centro di The Crown è comunque la storia d’amore tra Elisabetta e Filippo, il principe consorte, una figura sempre considerata ai margini che con questa serie ritrova interesse e dignità: per esempio, si vede che fu di Filippo l’idea e il merito delle telecamere televisive durante l’incoronazione di sua moglie, evento che diede nuovo smalto alla Monarchia.
Alla fini sono i doveri, per Elisabetta, quelli che vincono sempre sui sentimenti. Tanto che la serie ci consegna, alla fine, la figura che conosciamo: quella di una Regina che, per esempio, quando Lady Diana morì, provocando la disperazione un’intera nazione, lei non fece un plisse.
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