Chi era per me Anna Marchesini

30 Lug

Com’è che dimentichi cosa hai mangiato la sera prima a cena e non ti dimentichi “Ciao, sono Bella Figheira” o “La Monaca di Mmmmmmmmmonza”, con la M che simulava il rombo del Gran Premio?

Per me Anna Marchesini,  la grandissima comica scomparsa a 63 anni dopo una lunga malattia (l’artrite reumatoide), è indissolubilmente legata a quel 1990. Alla parodia dei Promessi Sposi, fiction evento della Rai tratta da Alessandro Manzoni.

Marchesi, Lopez e Solenghi erano riusciti nell’inosabile, ossia prendere per i fondelli un capolavoro della letteratura come quello con Renzo e Lucia.  Ma io allora questo non lo sapevo. Sapevo solo che quando Anna imitava la dimessa Lucia, o La Madre Badessa,  o Donna Prassede,  io ridevo di brutto,  di quella comicità semplice ma universale, da bambini e nonni.

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Oggi non so se riderei così,  oggi preferisco la satira, un pizzico di cattiveria, l’acidità. Ma allora…addirittura, con i miei compagni delle elementari, imitavamo gli imitatori,  ripetevamo ridacchiando “Bella Figheira” e “Con ‘sta pioggia e con ‘sto vento chi è che bussa a ‘sto convento?”, e giù di risate grasse.

Negli anni non l’ho più seguita tanto, ma so bene che la carriera di Anna Marchesini è stata gloriosa. In fondo lei è la “madre” delle varie Cortellesi e Raffaele. Quel mio ricordo di gioventù mi fa riflettere su cosa sia il talento e su cosa sia la tv, specialmente – va riconosciuto – quella generalista.

 

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