Billions, Taylor e il primo personaggio senza sesso della tv

7 Mar

Il mio pezzo su Libero.

Qui siamo oltre il gay e l’etero, il maschio e la femmina, il «sindaco» o la «sindaca» della Boldrini, il sesso. Definizioni antiquate, roba vecchia, e dire che ci stavamo abituando. Ora, a quanto pare, tocca ripensare tutto, cosa che crea non poca confusione.

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La riflessione sulla fine (forse) delle differenze di genere nasce dalla tv. Il piccolo schermo detta spesso le mode e le anticipa. Bene: c’ è un nuovo personaggio nella serie Billions, arrivata alla seconda stagione su Sky Atlantic, che segna una svolta storica. Nel telefilm ambientato nel mondo della finanza newyorkese, negli uffici del protagonista Bobby Axelrod (Damian Lewis), genio dei mercati dal curriculum controverso, arriva una nuova stagista. La definiamo al femminile perché ci sembra una donna, ma la cosa non è affatto scontata: indossa abiti maschili (camicia e cravatta) e i capelli sono rasati a zero.

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È un talento assoluto dei numeri e si guadagna subito la stima del boss per il suo lavoro. Taylor, questo il nome del soggetto, al primo incontro puntualizza subito al capo di non rapportarsi a lei né con termini femminili né al maschile. Nessuno she o he, lei o lui, nessun pronome, nessun riferimento al sesso. Il boss la guarda allibito, ma poi neppure tanto. Taylor l’ ha vinta.

Axelrod, di solito parecchio arrogante, con lei/lui è rispettosissimo, obbedisce alla sua richiesta e, quando a un collega scappa un «lei» di troppo, lo rimprovera. Taylor chiede di usare il pronome they, loro. È il primo «neutro» della storia delle serie tv.

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La cosa davvero curiosa è che è tutto vero. L’ interprete di questo personaggio asessuato, nella vita è proprio come Taylor, si definisce senza genere. Si chiama Asia Kate Dillon, è newyorkese e ha già preso parte a serie come Orange is the new black e Master of none. Il fatto che rifiuti le etichette non ha comunque vietato ai siti americani di definirla «attrice», e così faremo noi.
Spiega il suo ruolo in tv: «Non solo Taylor è diverso da tutto ciò che abbiamo visto in televisione fino ad ora, ma è qualcosa di completamente nuovo.


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Sono qui per cambiare le regole dei giochi», dichiara. All’ Huffington Post americano Asia Kate Dillon dice di «sentire una particolare responsabilità nel portare in scena un membro della sua comunità, che in questo caso è un personaggio la cui identità di genere è una delle caratteristiche, non l’ unica».
Uno dei creatori della serie Billions, Brian Kippelman, spiega che stavano cercando un personaggio in cui il protagonista si potesse riconoscere, intelligente come lui, qualcuno che «Axel potesse formare: avere creato nel mondo della finanza, dominato dagli uomini, un personaggio che non avesse un’ identità di genere binaria, che fosse brillante e ambizioso ma che fosse anche in grado di fornire un nuovo elenco di valori morali, era assolutamente interessante per noi».

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Dieci anni fa, d’ altra parte, Umberto Veronesi profetizzava che il futuro sarà bisessuale, sia dal punto di vista biologico che culturale: un modello unico, un appiattimento tra uomini e donne. Pochi giorni fa, un 22enne di Los Angeles, Vinny Ooh, si è sottoposto a 110 operazioni chirurgiche per diventare «un extraterrestre privo di sesso» e presto si farà asportare anche genitali, capezzoli e ombelico, per una spesa totale di 50.000 dollari. Inguardabile, ma questo è un altro discorso.
Deliri assoluti o nuova tendenza? Mah. Ci mancano già i «vecchi» gay ed etero, persino i transessuali. Voler negare addirittura il sesso è una cosa che, a noi anzianotti, fa venire il mal di testa. Che poi, a ben vedere, lo puoi fare dal punto di vista linguistico, puoi pure abolire i pronomi, ma qualcosa là sotto avrai. O non avrai.

 

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