Mia Ceran, una donna sarà l’anti-Floris?
10 Lug
Il mio articolo su Libero di oggi su Mia Ceran e l’ipotesi della sua promozione a Ballarò al posto di Giovanni Floris che passa a La7.
Intellettuale ma sexy, pasionaria ma fresca, scosciata quanto basta, preparatissima, elogiata persino dal maestro di tv Carlo Freccero, cosa che, secondo molti, ha un certo peso.
Nata nella stessa città di Sant’Ambrogio e Karl Marx, Treviri, in Germania, da mamma slava giornalista e padre tedesco dentista, Mia Ceran, 28 anni, potrebbe essere il volto a sorpresa che Andrea Vianello, direttore di Raitre e suo focoso supporter, piazzerà per riempire il buco lasciato da Giovanni Floris a Ballarò, almeno secondo una dettagliata ricostruzione del quotidiano La Repubblica.
Con l’Usigrai che spinge per una soluzione interna e che boccia un’eventuale campagna acquisti da altre emittenti – con tutti i giornalisti (pagati) che ha viale Mazzini – salgono le quotazioni di Mia che, nonostante l’età, ha il curriculum di una ultraquarantenne (cosa che, in un’intervista, confessa che le piacerebbe essere, mah). Le tv le ha girate tutte, le manca solo Sky: dopo la laurea di Economia alla John Cabot University di Roma, lei che fino ai 13 anni ha vissuto a Miami, ha fatto una sostituzione al Tg5 prima e Studio Aperto poi; dopodichè è passata a La7 dove dal 2011 al 2013 ha fatto l’inviata all’Aria che tira di Myrta Merlino, un’altra prima della classe dell’informazione italiana.
Luca Telese la chiama nel suo nel suo In onda estate sempre su La7. L’anno scorso, come una star, Raitre la strappa alla concorrenza. Nella rete «rossa» di Viale Mazzini cura lo spazio “moviolone”, dove ricostruiva la giornata politica all’interno del talk show mattutino Agorà, con Gerardo Greco.
Al momento Vianello non conferma, ma nemmeno smentisce, una promozione della Ceran: «Il sostituto di Floris a Ballarò? Non è facile trovare un conduttore alla sua altezza, è una perdita importante. Una decisione ancora non è stata presa e il nome di Mia Ceran, al momento, è legato sì al martedì ma solo per il periodo estivo con Millennium», dichiara.
In un bel ritratto scritto dal Sole 24 ore lo scorso anno, Mia viene definita «tatcheriana di sinistra, forse renziana» e, al di là delle abilità professionali, ci si dilungava sul suo sex appeal e sulla vita amorosa. «Maurizio Milani sul Foglio quest’estate ha fatto una sua classifica di bellezze mondiali, in cui Mia scalza Jennifer Lopez dopo anni», si legge, «lei tiene un profilo bassissimo ma è molto corteggiata e sicura, e al momento (qui si fa servizio pubblico) non è fidanzata: ma le piacciono uomini bellocci, ovviamente più grandi, e ha una predilezione per i nordici; e poi ha un sistema di dissuasione atletica nel suo appartamento al sesto piano nella Roma antica, senza ascensore. Chi supera i sei piani senza angina forse poi sarà ricompensato (lei ha fatto anche trapezismo agonistico)». Ogni tanto dimentica di avere quarant’anni e le viene fuori perfino un lessico teen, e dice cose tipo “ma cuore!” e “come se non ci fosse un domani!”».
Un po’ Luisella Costamagna, un po’ Giulia Innocenzi, la tendenza Ceran è un giornalismo battagliero ma tuttosommato meno partigiano rispetto alle illustre colleghe: merito della formazione cosmopolita della bella Mia. Che fa sicuramente parte di quella generazione di giornaliste che si candidano a essere le nuove Gruber, le nuove Busi. E anche, perchè no, della nuova stagione di donne di sinistra sdoganata dal ministro Maria Elena Boschi e dalla sofisticata Alessandra Moretti: curate, moderne e senza paura di mostrare le gambe, cosa che prima era un mezzo tabù.
Insieme a Elisabetta Margonari e Marianna Aprile di Oggi conduce quest’estate un nuovo nuovo talk, Millenium, in prime time. Inizia il 15 luglio. E sarà sicuramente un banco di prova per lei e per la rete, al fine di capire se la ragazza è pronta per Ballarò. Il quotidiano Italia Oggi ha invece lanciato il nome dello stesso Vianello alla conduzione del talk show orfano di Floris, ma il direttore di Raitre ha smentito seccamente.
Intanto, quella che è già stata ribattezzato il polo di Beppe Caschetto, ossia La7, si prepara ad accogliere il nuovo acquisto Floris. Secondo Dagospia, Caschetto, manager del giornalista (e agente anche di Crozza, Bignardi, D’Amico e tanti altri) avrebbe strappato «un contratto milionario, si accaparra anche la produzione del suo nuovo programma: ben 50 puntate in prima serata, a cui si aggiungono, sempre per la prossima stagione, 15 minuti di striscia quotidiana prima del Tg».
Stamattina a Milano Urbano Cairo, patron de La7, presenta i palinsesti autunnali. Lì ne sapremo di più.
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