The affair, adulterio e mistero. Pilot promosso

16 Nov

Ho visto la prima puntata di The affair, incuriosita dal fatto che il canale Showtime ha deciso di confermare la seconda stagione dopo il buon esordio della prima. E’ la serie che negli States va in onda dopo Homeland, anch’essa confermata nella quinta stagione. Devo dire che non è male.

La struttura narrativa è simile a quella di True Detective: con i protagonisti, interrogati dalla polizia, che raccontano la loro storia, mostrata attraverso flashback. La differenza, qui, è che ogni storia cambia a seconda di chi la rievoca. Ad esempio, Noah, marito con tre figli in vacanza negli Hamptons, ricorda una Alison provocante e sfacciata nei suoi confronti; Alison, invece, dal suo punto di vista è timida e dimessa, provata dal lutto e incapace di reagire. Insomma, non si capisce se è stato lui a provarci per primo oppure lei. Ma poco cambia, alla fine.

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Il telefilm racconta, appunto,  una relazione clandestina tra i due, rispettivamente sposati: il primo scrittore e professore con prole, la seconda, cameriera, senza (suo figlio piccolo è morto tragicamente). Nel cast c’è Joshua Jackson, ex Dawson’s Creek, che interpreta il marito di Alison. Dalla prima puntata la serie è abbastanza intrigante e c’è un mistero: i due protagonisti vengono interrogati dalla polizia per un omicidio i cui dettagli non sono ancora noti.

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L’aspetto più interessante, al momento, è la trovata narrativa di una doppia lettura dei fatti a seconda di chi ricorda: dialoghi diversi, particolari differenti, interpretazioni della realtà. Come spesso accade nella vita. In una storia, clandestina in questo caso, tutto viene filtrato dalla mente di chi la vive.

 

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