Agon Channel, è già finito il sogno albanese?

16 Dic

E’ durato solo tre settimane l’idillio di Agon Channel. Il canale albanese lanciato con una maxi operazione pubblicitaria e con una festa da mille e una notte (leggi qui), è già in crisi nera. Mi riferisco ovviamente alle dimissioni di oggi di Antonio Caprarica come direttore delle news, ma non solo. I programmi sono proprio brutti, la trasmissione di punta, il Contratto, invita personaggi discutibili come Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi, e poi la grafica, l’impaginazione… Quella che sembrava la “Vero Tv con i soldi”, forse non è poi così solida.

Ferilli Stefania Nobile

Le parole di Caprarica sono durissime e fanno un quadro della tv di Tirana davvero inquietante: “Mi hanno promesso sul contratto una struttura rispondente agli standard internazionali e mi sono ritrovato a montare i servizi nei container, con una redazione di nove persone che doveva realizzare tutti i tg, due ore di programma del mattino e un’ora di approfondimento serale. (…). Non un producer, un autore, nemmeno una segretaria di redazione. E un solo apparecchio telefonico per tutti ma non una stampante…”.

antonio-caprarica-2

“Tanta fatica – ha concluso Caprarica – risulta comunque sprecata in mezzo a una programmazione di canale che, in mancanza di magazzino, offre solo repliche dopo repliche – perfino della festa di lancio del 25 novembre… – come i rari spettatori di Agon Channel Italia hanno potuto tristemente verificare”.
Cosa si aspettasse, non so. Non solo Caprarica si è dimesso, ma ha pesantemente demolito il canale dove ha lavorato, facendone un quadro devastante. Mi chiedo come faranno big come Simona Ventura e Sabrina Ferilli a continuare a dire che Agon Channel “è il futuro”.
Ora è il caso davvero di parlare di Agonia Channel, più che Agon Channel.
UPDATE. Francesco Bacchetti, editore di Agon Channel, smentisce Caprarica. Ma più interessante è la replica della redazione di Agon, che sta con l’editore e contro l’ex direttore: “Come tutti, siamo consapevoli delle difficoltà di una start-up. Gli imprevisti sono all’ordine del giorno. Tuttavia la rappresentazione che Caprarica fa delle nostre strutture ha del folcloristico, per non dire del grottesco”.

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