Arriva su Sky la serie Fortitude, una Twin Peaks del Polo Nord
16 Gen
Il mio articolo oggi su Libero sulla serie Fortitude dal 30 gennaio su Sky Atlantic.
L’hanno definita una “Twin Peaks dell’Artico”. E in effetti, vedendo la prima puntata della serie britannica Fortitude, qualcosa delle atmosfere inquietanti di David Lynch ha in comune: un omicidio, una piccola comunità, un detective che arriva da lontano, il paranormale, o il surreale…
Fortitude andrà in onda a partire dal 30 gennaio in prima serata su Sky Atlantic, quasi in contemporanea con cinque paesi dopo la premiere mondiale a Londra martedì scorso. Non si sa quanto diventerà cult, ma la qualità visiva e di scrittura non manca: c’è una storia principale – un omicidio e le relative indagini – e altre parallele. Il tutto si svolge nella piccola città di Fortitude (un luogo inventato), al Polo Nord, sembrerebbe in Norvegia. Un luogo dal paesaggio minaccioso ma mozzafiato dove vivono gli orsi polari e una pochi abitanti: tutti hanno un lavoro, non ci sono poveri, né furti, né tantomeno omicidi. Freddo e buio quasi perenne a parte, si vive da favola. Infatti la governatrice della città (che è anche a capo della polizia), interpretata dall’attrice Sofie Grabol, sta chiudendo un accordo per realizzare un albergo di lusso e aprire la zona al turismo high profile. Perché, dice, “questo è il posto più tranquillo al mondo”.
Peccato che avvenga un omicidio quantomai improvvido: muore un professore (l’attore Cristopher Eccleston), un biologo impegnato a fare ricerche nella zona. Inizialmente si pensa all’aggressione di un orso, ma l’ipotesi viene presto scartata a favore dell’assassinio ad opera di una persona. Altri due fatti infittiscono il mistero e contribuiscono a inculcare dubbi nel telespettatore. Primo: il professore aveva appena fatto una scoperta importante, un resto di animale ancora ignoto, e pertanto minacciava di non dare i permessi necessari allo sviluppo del turismo. Due: un bambino, lo stesso che per primo aveva rinvenuto quell’oggetto mentre giocava con un’amica, si ammala in circostanze strane, ha la febbre alta e si comporta in modo anomalo. “Qualcuno o qualcosa ha ucciso suo marito”, dice Stanley Tucci alla vedova del professore, indicando forse un animale, o forse qualcos’altro, favorendo di fatto un’ipotesi di paranormale.
Stanley Tucci è il sovrintendente alle indagini (con un passato nell’Fbi) mandato da Londra per affiancare, non senza contrasti, lo sceriffo locale. I due non si fidano a vicenda, sono i classici due galli in un pollaio.
Protagonisti della serie sono (soprattutto) i paesaggi, i ghiacciai e le lande desolate dell’Islanda, l’isola dove è stata girata questa megaproduzione dal budget di 25 milioni di sterline. “Quando il mio personaggio arriva in città crede che il caso si possa risolvere in pochi giorni”, dichiara Tucci, che nel curriculum ha ruoli importanti, dal Diavolo veste Prada ai recenti Hunger Games. Invece… <Tutti hanno un segreto a Fortitude>, suggerisce Dan Anderssen, l’attore che interpreta lo sceriffo locale. E ha ragione.
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