Che ansia Wayward Pines. Però va vista assolutamente
16 Mag
Premessa: Wayward Pines non è il mio genere. Non amo il paranormale, non andavo pazza per Twin Peaks e tanto meno per Lost. Però questa serie che ha debuttato da pochi giorni su Fox è una bomba.
E’ davvero fatta benissimo. Matt Dillon, strepitoso, è Ethan Burke, un agente segreto che si mette alla ricerca di due colleghi spariti nel nulla e, dopo un incidente d’auto, si trova catapultato in una cittadina perfetta ma inquietante. Wayward Pines, appunto. Non riesce a chiamare la moglie per dirle che sta bene, non riesce a chiamare l’ufficio, non ha soldi né cellulare. Ruba una macchina ma quando si mette alla guida capisce che non c’è uscita dalla cittadina, il cartello di Wayward Pines riappare continuamente.
Sembra Truman Show. Con il mistery di Lost e Twin Peaks, come dicevo: in comune a queste due serie c’è la sensazione che parametri spazio-temporali siano andati a farsi benedire, che siamo in una realtà parallela, insomma c’è qualcosa di strano e illogico. Gli abitanti del paesello sembrano tutti complici di questa sorta di rapimento. Tranne una donna, interpretata da Juliette Lewis, che almeno dalle prima battute sembra intenzionata ad aiutare Burke.
Lo spettatore vedendo tutto ciò (io, almeno) ha un vago senso di claustrofobia. Insomma, la serie ti mette un’ansia non da poco. Ma forse questo è anche il bello. Da vedere assolutamente.
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