Intervista a Giuseppe Cruciani: radio, tv e la sua web tv

19 Mag

La mia intervista oggi su Libero a Giuseppe Cruciani.

Giuseppe Cruciani è il personaggio radiofonico (e non solo) più sfrontato e irriverente d’Italia, ma se vuole sa essere diplomatico e anche serio. Liquida con un «non lo ascolto, non mi farà dire nulla di più» l’argomento Gianlugi Paragone (che lo ha superato negli ascolti) dice che con Confindustria, il suo editore, va tutto bene, e respinge l’accusa di essere troppo scurrile in radio: «Si, è vero, l’altro giono un’ ascoltatrice ha raccontato di avere lasciato il compagno perché soffre di eiaculazione precoce; sì, è vero, litigo spesso, ma La Zanzara è anche altro»
Dopo Radio Belva e il talk show con Ilaria D’Amico su SkyTg24 il conduttore di Radio24 (in coppia con David Parenzo) torna in televisione nei panni del giudice. Con Anna Petttinelli e Matteo Maffucci forma la triade di Rds Academy, il talent che seleziona nuove voci della radio, ogni lunedì su Sky Uno alle 20.10 e il sabato in chiaro su Cielo. In palio c’è un posto di lavoro a Rds.
Qual è la differenza tra lei e gli altri giudici?
«Io sono meno attento agli aspetti tecnici, ai tempi di entrata e uscita dalle canzoni: non me ne può fregare di meno. Guardo alla creatività, all’originalità e alla voce, cerco qualcosa che mi colpisca».

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Com’è il livello degli aspiranti conduttori radio?
«Sono tutti molto grezzi, non c’è un campione del mondo, alcuni sono bravi ma sono legati a uno schema. Sono ossessionati nel fare bene, sono tutti un po’ intercambiabili».

Uno fuori dagli schemi come lei è difficile trovarlo.

«Non cerco un altro uguale a me, ma qualcuno che mi faccia accendere una luce. Non un robot».
Chi le piace tra i personaggi delle radio italiane?
«Fabio Volo, Alessandro Milan, Diaco, Rossella Brescia, lo Zoo, Linus e Savino e altre cose di nicchia. Mi piace il parlato».
Ha citato Linus. È vero che la corteggia per portarla su Radio Deejay?
«Non mi risulta. Con Linus ho fatto un intervento al Festival di giornalismo di Perugia e dà lì sono uscite le indiscrezioni. Prendo sempre in considerazione tutte le offerte, ma in questo caso non c’è».
Oggi sono in tanti a scimmiottare la Zanzara?
«Prima noi e Un giorno da pecora eravamo gli unici a intervistare i politici con uno stile diverso, dopo un po’ lo hanno fatto tutti, anche le radio locali. Ma ci sta. Noi ci siamo evoluti, abbiamo capito che non sempre i politici tirano».

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Ma non le sembra di esagerare con gli insulti e le risse alla Zanzara?
«La radio è la prosecuzione della mia vita e del mio carattere. Le liti tra me e David Parenzo sono autentiche, il programma è molto concentrato su quello che noi pensiamo. L’editore ogni tanto si lamenta che c’è troppo sesso. Chiama gente che vuole gli “zingari nei forni”, che racconta di andare a puttane, ma il programma non si esaurisce in questo. Con i pregiudizi e le critiche ci convivo».
Quindi tutto bene con l’editore Confindustria?
«Ho rapporti ottimi, apprezzano i risultati in termini di ascolti e raccolta pubblicitaria. Continuo a non capire, però, perché in un programma dalle 18-30 alle 21 ci siano solo 50 minuti effettivi di parlato. Un controsenso».
Riproverà a portare le atmosfere della radio in televisione, dopo Radio Belva?
«Il tentativo di portare la radio in tv era fallito in partenza anche prima di Radio Belva. Quella sera mi sono divertito moltissimo, un gran caos, poi le polemiche e la cancellazione, che ho vissuto come una liberazione: con quelle pressioni sarebbe stato molto difficile fare una seconda puntata. Mi sono comunque accollato tutta la responsabilità».

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Ma Mediaset non le doveva dare un altro format?
«Sì. Abbiamo fatto riunioni con David, i vertici, autori importanti, ma non abbiamo trovato la quadra, non c’era convinzione».
E il programma di Sky con Ilaria D’Amico?
«Un appuntamento per le elezioni europee. Il problema è che non sono multitasking come tanti altri. Fare un programma radio tutti i giorni è impegnativo e io non riesco a fare bene anche un’altra cosa. Forse non so fare squadra, sono un solista e un orso, non so».
La farebbe una sua web tv?
«Sto costruendo un sito web con il mio nome. Contenuti video e rubriche, come la rassegna stampa di 5 minuti».
Le piace fare il giudice?
«Molto. Questo di Rds Academy è un ruolo che mi piace. Per altri programmi? Lo farei a Italia’s got talent».

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