Corona tra i profughi nigeriani
4 Ago
Fabrizio Corona che fa un lavoro serio. Non so voi, ma io sono quasi commossa. Nel numero in edicola domani, il settimanale Chi propone un servizio con le immagini dell’ex re di Vallettopoli affidato alla Comunità Exodus di Don Mazzi. Nella sede staccata della comunità a Gallarate, dove sono ospitati una trentina di rifugiati nigeriani sfuggiti agli orrori degli estremisti di Boko Haram, Corona serve i pasti a tavola e poi lava i piatti.
«Ammetto che Fabrizio si sta comportando bene», dice Don Mazzi. «Rispetta gli orari e gli obblighi previsti dal suo protocollo all’interno della comunità. Non si lamenta (e ci mancherebbe!) quando deve pulire i bagni o cucinare per tutti. Soprattutto mi stupisce la sua ubbidienza. Quando parlo, quando mi arrabbio, lui ubbidisce. Comunque oggi Corona è felice. Credo che gli manchi l’amore, una donna, una ragazza».
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