Exodus: un mattone, sì, ma mi è piaciuto

19 Gen

Lo ammetto. Sono abbastanza analfabeta di faccende bibliche e sono andata a vedere Exodus solo e unicamente per Christian Bale, che è il mio attore preferito, nonostante in Italia si ostinino a doppiarlo con la voce di Claudio Santamaria.

Il film è un po’ un polpettone, è vero, ma forse perché l’ho guardato anche a scopo istruttivo, mi è piaciuto. Racconta la vicenda di Mosè narrata dal Vecchio Testamento, che riuscì a liberare gli ebrei dalla schiavitù dagli egizi. Ci sono tutti gli episodi, dalle sette piaghe alle acque del mar Rosso che si aprirono fino all’incisione dei Dieci comandamenti dettati da Dio. Il film è stato accusato di essere filo sionista. Ma io dico: è logico che sia pro-ebrei, la storia raccontata dalla Bibbia è quella, non si scappa.

film

Alcune scene sono eccessivamente pompose e “da kolossal”, ma è inevitabile. Che ci sia la mano del regista del Gladiatore Ridley Scott si vede. Non mi ha convinto tanto la trovata di mettere un bambino nei panni di Dio, che parla direttamente con Mosè per istruirlo sulla sua missione e sul suo disegno.

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