Fabio Volo contro i rosiconi (e contro i social)

16 Dic

Il suo ultimo libro, come i precedenti, è un successo di vendite. E come sempre Fabio Volo colleziona record di critiche, di rosiconi, di commenti snob. Così ha deciso di togliersi qualche sassolino dalla scarpe. Il libro È tutta vita ha superato le 100.000 copie vendute in tre settimane. “Mi innervosisce sentire frasi come ‘Se Volo scrive libri li posso scrivere pure io’.  Perché questa gente anziché criticare me non si mette sulla tastiera e li scrive questi libri migliori dei miei?”, dice al Fatto Quotidiano, “la verità è che anni fa, quando me ne stavo in provincia, il successo degli altri stava sul cazzo anche a me. Il problema in questi casi è che anziché spostare l’attenzione su di te, la fai ristagnare su quello che fanno gli altri. Se hai un bar o il tempo impegnato a fare cose per la tua vita, le energie per pensare a me non ce le hai. Io oggi ho fatto radio, sono andato all’asilo, ho scritto, non ho avuto il tempo di occuparmi del successo degli altri”.

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Dell’intervista che Selvaggia Lucarelli ha fatto all’autore, scrittore, attore e conduttore, mi piace soprattutto l’opinione, snobbissima ma divina, di Fabio Volo sui social network. Lui non li frequenta molto. Perché? “Perché sono ingestibili”, spiega, “l’ eccesso di democrazia per me smette di essere democrazia e io non sono per la democratizzazione sempre e comunque. Certi diritti vanno guadagnati, bisogna avere un merito, qualcosa in più per sentenziare, cercare confronti con tutti, esprimere opinioni su qualunque cosa e se quel qualcosa in più è una connessione internet, ho paura che non basti. Io vorrei che fosse come nella boxe, dove ci si misura con gente del tuo peso”.

Applauso.

Ps: quanto a me, lo ammetto, ho sempre letto con molto piacere i libri di Fabio Volo. L’ultimo però l’ho piantato dopo 20 pagine, quindi questo evito di comprarlo.

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