Floris è il Barbara D’Urso di La7

Il mio pezzo di oggi su Libero sullo stakanovismo di Giovanni Floris.

Giovanni Floris al posto di Lilli Gruber ha leggermente abbassato gli ascolti di Otto e mezzo (4,6% di share), è stata dura ma ce l’ha fatta, in compenso ha circa quadruplicato quelli della sua trasmissione appena sospesa, Diciannove e quartanta.
Un programma che, nonostante tutto, tornerà su La7, assicura il patron Urbano Cairo: «Ho piena fiducia nel progetto di fascia quotidiana di Giovanni», ha dichiarato al Corriere, «sappiamo tutti bene quanto conti l’abitudine per il pubblico sia televisivo che della carta stampata. Si tratta di un’operazione completamente nuova con una collocazione oraria inedita. Gli ascolti? Ho detto a Giovanni per i primi due mesi di non guardarli nemmeno, di non preoccuparsene». Floris tornerà presto nella fascia pre-Tg soprattutto alla luce delle rassicuranti notizie sulle condizioni di salute di Lilli Gruber, che sarebbe tornata a casa dopo il ricovero in ospedale per una indisposizione.

Con Lilli di nuovo a Otto e mezzo, Floris non dovrà più fare una maratona come quella di ieri sera, che lo ha visto protagonista di una una non stop dalle 20.30 a mezzanotte. Dal talk show sulla riforma della giustizia, con in studio la Morani del Pd e Davigo – a cui ha evitato accuratamente domande sull’assoluzione di Berlusconi nel processo Ruby – è zompato nello studio di diMartedì. «Adesso chiudo, se no sforo su me stesso», ha detto alla fine di Otto e mezzo, che non era in diretta. Ed è riapparso in prima serata tutto trionfante con Pierluigi Bersani, protagonista del faccia a faccia registrato. Poi Crozza e via con il dibattito. E oggi di nuovo a Otto e mezzo. Lo stakanovismo di Floris merita comunque un plauso. Ormai è il supplente ufficiale di La7. Se Il Commissario Cordier sarà bloccato dall’influenza, sappiamo chi farà le indagini al suo posto.