Grazie Sandro Mayer

3 Lug

Era da troppo tempo, ben due settimane, che non davo un’occhiata al mitico DiPiù del monumentale Sandro Mayer (poi ho finito gli aggettivi) e devo dire che l’attesa è stata ripagata. Il giornale più trash d’Italia mi ha dato parecchie soddisfazioni. Tanto per cominciare il mega direttore galattico ha un nuovo parrucchino, o forse è l’occhiale da vista alla Saint Laurent che mi confonde le idee.

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Ma il capolavoro di mayeritudine è questo strillo di copertina dedicato alla madre di Bossetti, il presunto killer di Yara, quello super lampadato che si è scoperto non essere figlio del marito della madre bensì di un giovanile fuorivia. In quel “povera donna” c’è tutta la poetica cara a DiPiù, le disgrazie, la famiglia, il dramma della massaia media, i segreti. (la signora Bossetti potrebbe essere tranquillamente una lettrice del settimanale).

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Per il ciclo “Le violentate dello spettacolo” (non sto facendo dell’umorismo macabro, esiste un’inchiesta con questo tema giuro), dopo la storia di Deborah Ergas, la figlia di Sandra Milo, questa settimana è proprio la famosa attrice a trovare il coraggio di parlare del suo passato.

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In questa galleria di brutture entra anche di diritto quel che resta di Melanie Griffith, neo divorziata dal sex symbol dei pollai Antonio Banderes.

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E il forzista Maurizio Gasparri che fa opposizione responsabile, in spiaggia, a calli e duroni.

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Leggi la precedente puntata del tragico mondo del settimanale DiPiù.

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