Il mestiere di essere Milly Carlucci

28 Gen

Durante la pubblicità Daria Bignardi ha affidato un compitino a Milly Carlucci: pensare a un momento di sbracamento nella sua vita. Un attimo di debolezza, ira, disagio, nella sua immacolata esistenza da perfetta signora del sabato sera, impeccabile ed elegante, insomma la vita e l’immagine cui la Carlucci ci ha abituato.

Tutta l’intervista alle Invasioni barbariche, su La7, è stata un viaggio nella perfezione carlucciana: la figlia del generale, la primogenita con il senso di responsabilità nei confronti dei genitori e dei fratelli, la moglie sempre in ordine perché “la mia filosofia è non finire in bigodini e pantofole davanti a mio marito solo perché lui c’è”, la madre presente e  solida, la soldatessa di Raiuno con i vestiti a sirena, la conduttrice con doppia frattura delle braccia che tra due settimane va in onda, e non salda sui piedi, ma con indosso un paio di pattini sul terreno scivoloso di Notti sul ghiaccio.

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Ma come fa a fare tutto? le chiede la Bignardi ogni due minuti. Facile, basta essere Milly. Secondo me, davvero, nostra signora del sabato sera non fa alcuna fatica, la sua non è una maschera, un codice, un’immagine. Ci sono donne che semplicemente sguazzano tra un dovere e l’altro con rigore militaresco e il bello, o il brutto, è che la perfezione, per loro, è uno stile di vita, quasi a costo zero. Semplicemente sono fatte così.

Alla fine il fantomatico momento di debolezza l’ha trovato. “Quando hai un problema non devi resistere ma devi affogarci”. Ma non hai sbracato per niente, la redarguisce Daria.

Sbracare la Carlucci? Ma quando mai.

Ps: a Notti sul ghiaccio in giuria con Simona Ventura ci saranno Selvaggia Lucarelli e forse Enzo Miccio.

 

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