Imitation game, storia dello Steve Jobs ante litteram

Imitation game è davvero un bel film. Devo ammettere la mia ignoranza: io la storia di Alan Turing non la conoscevo. Matematico inglese ed esperto in crittografia, aiutò l’Esercito di Sua Maestà e dunque gli Alleati a vincere la Seconda Guerra Mondiale in quanto riuscì a decifrare il codice con cui comunicavano i soldati tedeschi, ovvero Enigma. La sua storia è stata raccontata di recente in quanto per anni è stata un segreto di Stato.

Benedict Cumberbatch dà il volto a Turing. Questo attore non l’ho mai capito, soprattutto non ho mai compreso come potesse essere considerato un sex symbol. Ecco, vedendo in azione, capisco che il suo talento e il suo fascino non sono comuni.

La macchina ideata da Turing per decifrare i codici nazisti, costruita e ideata dal genio visionario, è considerata uno dei primi, rudimentali esemplari di computer. In pratica Turing era uno Steve Jobs ante litteram.

La cosa incredibile è che nel ’51, una volta finita la guerra, un eroe come lui sia stato arrestato per atti osceni, umiliato e condannato alla castrazione chimica: era omosessuale, e la cosa in Inghilterra era vietata per legge.