Intervista esclusiva a Malgioglio: “Ho scritto una canzone su Aldo Grasso”
5 Giu
Grande fan di Tremenza (“Sono stato il primo a mandare un “twitter”, dice), Cristiano Malgioglio, per un giorno è testimonial del sito e protagonista di una intervista esclusiva. Lo ho incontrato a ieri pranzo, in un giorno di pausa del Chiambretti Supermarket di Italia 1, di cui è direttore, e dopo avergli fatto cantare la sua hit Femmina Bella lo ho sottoposto a domande scomodissime.
Del tipo: è felice di far parte del Supermarket di Chiambretti?
Sì. E’ stato un caso. Stavo partendo per l’Havana per l’annuale sfilata contro l’omofobia di Mariela Castro. Mi chiama da Mediaset l’autore Tiberio Fusco. “Chiambretti ti vuole vedere subito”, mi dice. E io: “Ma come, nemmeno mi sono fatto la barba”. Come sa, io voglio sempre essere in ordine perfetto. Invece non mi ero rasato.
Aveva una barba tipo Pirlo?
Più che altro una barba tipo pirla. Arrivo e Chiambretti mi dice: “Fermati”. Mi fa una foto. “Da oggi la tua vita è cambiata, sarai il direttore del Supermarket, iniziamo tra otto giorni. Lascia stare l’Havana”. Ed eccomi qui. Piero ha tirato fuori un Malgioglio che io stavo cercando. Fra cento anni non voglio morire parlando di Romina Power e Albano, con tutto il rispetto, che vanno a fare i concerti alle cascate del Niagara, che cavolo me ne frega. Non mi interessano nemmeno Belen e la Canalis, non mi frega se sono incinte o no. Avevo l’ansia, volevo cambiare. Chiambretti mi ha tolto l’immagine di casalinga.
Ci sono differenze tra Mediaset e la Rai?
Mah. In Rai avevo iniziato a lavorare con Carlo Conti, Giletti, miei “fratelli”. E poi con le mie “sorelle” Simona Ventura, Mara Venier. Sono molto legata a loro, soprattutto a Conti che per la prima volta mi ha portato in prima serata.
Conti farà Sanremo, gli busserà alla porta?
No. Io Sanremo già l’ho vinto, mi fermo al primo “Oscar”. Come autore andrei, come cantante no. Meglio esibirmi all’estero. A che mi serve Sanremo? Tanto i dischi non si vendono, ho venduto più io col disco di Cesária Évora che quelli che hanno preso il disco di platino. Comunque Conti è un numero uno e conoscere la musica. Farà un buon Festival.
La indicano come l’inviato della prossima Isola dei famosi targata Canale 5. La farà?
Non lo so, ma come inviato mi piacerebbe.
Chi vedrebbe bene sull’Isola?
Dalila Di Lazzaro, però avrebbe bisogno un lettino perché ha avuto problemi alla schiena. Sarebbe bello. Poi Serena Grandi. Spopolerebbe. Eviterei vallette inutili. Tenterei personaggi forti visto che oggi nessuno lavora.
Qualche politico trombato?
Ma no, non li conosce nessuno.
Le piacerebbe di più fare l’inviato per una D’Urso o una Ventura?
Simona tutta la vita. In un monento difficile della carriera, mi ha aiutato tanto. Se non fosse stato per lei, forse non avrei fatto più nulla. La D’Urso è divertente, comunque. Sarei un inviato straordinario.
All’Isola Rai la chiamavano la Regina Madre.
Adesso sarei l’Imperatrice Malgi.
Intanto Chiambretti durerà più del previsto, vero?
Si allunga, sì. Ah, precisiamo: con Chiambretti resterei per tutta la vita. Mi ha fatto un regalo, è avanti, io ho lavorato con tutti ma lui ha una forza meravigliosa. Mi stordisce. E’ il Letterman italiano.
In che rapporto è rimasto con la Rai?
E’ una madre che non abbandonerei mai. Mi ha fatto crescere. Ho tanti amici. Sono come una ciliegia: la puoi mettere in un drink o come guarnizione. Ero timoroso di lavorare a Mediaset ma ho trovato affetto.
Piersilvio l’ha conosciuto?
No, spero che mi apprezzi.
E Silvio?
Venerdì (domani) sono su Blob, su Raitre, per i 25 anni della trasmissione. Manderanno in onda Caro Berlusconi, la canzone che scrissi per lui. Oggi mi fa tenerezza.
Renzi le piace?
Sì, bisogna fare lavorare i giovani. Ci mette buona volontà. Ha anche una bella immagine. Forse è un po’ ingrassato per colpa dello stress, va qui, va là, non si controlla nell’alimentazione. Adesso che ha vinto farà una bella dieta. Mi piace anche Grillo. Mi piacciono tutti.
Anche Giovanardi? Non credo, è contro i gay…
Embè, peggio per lui. Quest’anno ho votato bene.
Come risponde alle critiche di Aldo Grasso che è stato molto poco lusinghiero verso di lei e verso il Chiambretti Supermarket?
Mi ha dato della baraccona o cose simili. Grasso rimarrà nella storia per quello che scrive qui in Italia, io per le canzoni che ho scritto in giro per il mondo. Ad Aldo Grasso, critico straordinario, non si risponde però le do uno scoop: ho scritto una canzone dedicata a lui che sarà inserita ad ottobre nel mio prossimo album, in uscita ad ottobre. Il brano si chiama Mister Grasso. “Mi sveglio ogni mattina col Corriere…”, inizia così. Darò una risposta positiva e ironica, non so se lui è ironico. Comunque lo amo e lo leggo solo quando parla male di qualcuno. Come diceva Oscar Wilde: “Non c’è cosa migliore di un critico che distrugge un film o un libro. E’ la più grande pubblicità”.
E poi, magari, Mister Grasso avrà lo stesso successo nelle discoteche di Femmina Bella, la sua nuova hit.
Le piace? Farò un meraviglioso remix.
Sta per finire The Voice 2. Lei è stato uno dei pochi critici verso Suor Cristina.
Ormai ci sono troppi sconosciuti e talenti. Le case discografici non hanno spazi. Lo scorso anno ha vinto la ragazza albanese Elhaida Dani, e non è successo niente. Abbandonata. Quest’anno stanno provando di tutto con Suor Cristina. Le auguro lo stesso successo di Suor Sorriso. Ma non ha una voce straordinaria. Andrebbe bene alle feste di piazza in Sicilia, in Calabria. E’ una brava corista.
Perché anche lei non fa un rap?
Non sono capace. L’unico che sceglierei è Fabri Fibra. E’ troppo bravo. Il mio idolo era Eminem, anche se odia gli omosessuali. Anni fa lo incontrai al Sanremo della Carrà. Non mi degnò di uno sguardo. Ma il migliore rapper oggi è Calle 13. Sexy, portoricano. E ama i gay, ha un torace bello come il sole, sembra un camionista ceceno. L’ho fatto scoprire a Chiambretti.
Senta, in questi giorni non si parla altro che di lei, con un foulard alla Kim Novak, imbacuccato per coprire un presunto lifting al volto. Conferma o smentisce?
Io le punturine le faccio, solo acido ialuronico, niente bleferoplastica. Erano foto che mi avevano fatto a Dublino questo inverno. Là ho una bellissima storia d’amore. Non capisco perché abbiano tirato fuori questi scatti. Forse perché ora mi vedono da Chiambretti col volto tutto levigato come un aspirapolvere. La verità sa qual è?
Dica.
In tv uso le stesse luci di Barbara D’Urso. Eliminano le rughe. Mi fanno dimostrare 12 anni.
L’intervista è finita. Malgioglio “vince” la maglietta edizione limitata della linea Tremenza. Un must have dell’estate. E’ una Xl e gli va un po’ grande. “La userò come pigiama”, dice.
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