La vendetta di Claire Underwood

18 Mag

Nella serie House of cards, a Claire Underwood sta stretto il lavoro di First Lady. Sente di meritare di più, sa che tanto del suo potere, il presidente Frank Underwood lo deve a lei, stratega gentile, intelligentissima e coraggiosa. E lotta per la sua carriera: prima dietro le quinte, durante la crisi diplomatica russa-americana, poi platealmente. Vuole un ruolo ufficiale, prova a candidarsi al Parlamento ma non ce la fa, infine la spunta. Frank le propone di diventare la sua vice.

Nella vita, Robin Wright è fatta della stessa pasta del suo personaggio. I produttori di House of cards volevano pagarla meno rispetto al collega Kevin Spacey, e lei non ci è stata. Non si è vergognata a farsi vedere forte, spavalda e potente. L’attrice, ex moglie di Sean Penn,  ha confessato davanti a una platea di ammiratori al Rockfeller Center di New York la sua battaglia con Netflix per la parità di salario. “Voglio essere pagata come Kevin, dicevo a me stessa. Era la situazione perfetta per chiederlo perché ci sono pochi film o serie televisive in cui l’uomo, il patriarca e la donna, la matriarca, sono uguali. E uno di questi è proprio House of Cards”.

claire

Come darle torto. Ecco il ragionamento dell’attrice, la motivazione per chiedere di più: “Leggevo le statistiche e Claire Underwood per un periodo era persino più popolare di Frank. Così ho usato quest’argomento. Ho detto loro: è meglio che mi diate i soldi o rendo la cosa pubblica”.

Dietro a un grande uomo c’è sempre una grande donna. O forse è il caso di invertire il famoso detto?

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