Paragone-D’Anna, megarissa in radio
18 Lug
Godibilissima mega rissa radiofonica ieri sera su 105. Protagonisti l’ingabbiato Gianluigi Paragone e l’onorevole di Forza Italia Vincenzo D’Anna. Il parlamentare era ospite di Benvenuti nella Giungla, il programma di Paragone in coppia con Mara Maionchi, una specie di Zanzara tra cazzeggio e politica.
Si parla di stipendi dei parlamentari e D’Anna, tirando acqua al suo mulino, sostiene che 5mila euro al mese in tasca al netto dei collaboratori e dello staff, anzi 4.900, non sono poi tanti per l’impegno di un onorevole. Paragone non è per nulla d’accordo: secondo lui un medico o un manager li merità “perchè rischia”, mentre un “parlamentare non fa un ca..o”. “Se lei dice che un parlamentare non fa un ca..o vuol dire che non capisce un ca..o”, sbrocca D’Anna. Il giornalista, con la Maionchi che gli dà man forte, ribadisce quello che pensa, sostenendo che, ad esempio, un sindaco di un paese ha molte più resposabilità di chi occupa una poltrona a Montecitorio. “Lei è uno stronzo”, esplode il parlamentare di Forza Italia. “Taccia che prende mezzo milione l’anno”, aggiunge D’Anna. A quel punto Paragone sa che si tratta di una battaglia persa e chiude la telefonata.
E che c’entrano i soldi che Paragone prende da La7, un’emittente privata? I politici non si rendono conto che quello che fa arrabbiare la gente, che quindi ha il diritto di protestare, è il fatto che sono pagati da noi. Ma niente: proprio non ce la fanno a capire quale sia il punto.
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