Perché la Rai deve riprendere Paola Perego: i 5 motivi
27 Apr
E’ passato più di un mese dal famigerato episodio che è costato a Paola Perego il posto in Rai. Quella puntata di Parliamone sabato in cui è stato illustrato il noto decalogo che voleva essere satirico sulle donne dell’Est definite, in sostanza, più sexy e fedeli rispetto alle italiane. Dopo l’indignazione generale, in particolare della politica, il programma di Raiuno è stato chiuso in 24 ore e a farne spese è stata “solo” la conduttrice e ovviamente la sua squadra che si è ritrovata senza lavoro.
Sulla vicenda non deve calare il silenzio. Ho trovato agghiacciante la decisione drastica dei vertici di Viale Mazzini e penso che la Perego debba essere rimessa al suo posto in tv. Per almeno cinque ragioni.
- Perché se fossero eliminate dalla Rai tutte le pagine di brutta televisione, dalla puntata di Report anti-vaccini all’intervista al figlio Totò Riina fino alle bestemmie dei reality o alle gaffe come quelle di Magalli, in tv andrebbero in onda solo le previsioni del tempo o l’Angelus domenicale. (in questo la penso come Sansonetti in questo video).
- Perché la Perego è una conduttrice discreta e garbata, con una lunga carriera alle spalle, dignitosa come e più rispetto a quella di tante altre. Le accuse di essere raccomandata da Lucio Presta, suo marito e manager, lasciano il tempo che trovano (lei aveva iniziato a far tv ben prima di conoscerlo, e poi chi non ha amici potenti?). Non la conosco (bene) personalmente, non sono mai stata sua ospite, ma dalla sua commozione mostrata alle Iene mi pare anche una brava persona. Non certo una discriminatrice di italiane o una razzista.
- Perché la politica non può e non deve intervenire così violentemente nella tv di Stato. E poi è sufficiente dire che Laura Boldrini si è schierata contro la Perego per rivolerla subito in onda.
- Perché anche se vogliamo per forza fare un processo e trovare un colpevole, e punirlo, mi pare evidente che la catena di comando sia stata ricostruita e che qualcuno in Rai abbia dato l’ok alla puntata, incluso il sondaggio sulle donne dell’Est.
- Perché è fin troppo evidente che dietro l’epurazione ci siano altri motivi, non meglio identificati, come ha fatto notare anche Maria De Filippi. Anche chi è lontano dalle logiche televisive capisce al volo che non si era mai vista una misura simile per un peccato tutto sommato veniale come quello di Parliamone sabato.
Staremo a vedere. Per ora Paola si è chiusa nel suo silenzio, rotto soltanto da un messaggio di affetto per gli auguri ricevuti il giorno del suo cinquantunesimo compleanno, lo scorso 17 aprile. E magari alla Rai, per come è stata trattata, nemmeno ci pensa più…
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