Provetta d’amore: è più brutto il film del titolo

3 Ago

Quando dico che ultimamente faccio fatica a vedere i film perché trovo che molto spesso, a differenza delle serie tv, siano troppo lunghi, noiosi o troppo stupidi, è anche perché esistono film come Babymakers, in Italia tradotto con il tragico Provetta d’amore. Diciamo che di telefilm brutti possono essercene, per carità, ma è difficile che tocchino i livelli di idiozia di talune commedie. Come questa con la stupenda Olivia Munn (è la Sloan di The Newsroom) e Paul Schneider che interpretano una coppia americana che nonostante i “faticosi” tentativi vive la frustrazione di non riuscire ad avere figli.

babymakers

Allora, idea geniale, che fa? Il marito, di nascosto dalla moglie, con un paio di amici sciroccati e un delinquentello indiano, decide di rapinare la banca del seme che è in possesso dell’unica provetta rimasta del suo “liquido magico” visto che anni prima, l’uomo, a corto di soldi, decise di diventare donatore. Si susseguono una serie di episodi che dovrebbero essere comici, invece mi hanno messo una depressione tale che – cosa quasi mai avvenuta – ho mollato il film a dieci minuti dalla fine. Agghiacciante, davvero.

La Munn resta l’unica cosa salvabile del film: mezza americana e mezza cinese, è molto sexy.

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