Intervista a Elena Santarelli, anche lei “vittima” dello sciopero Alitalia
6 Ago
La mia intervista, oggi su Libero, ad Elena Santarelli, in uno dei voli Alitalia in cui le valigie non sono mai arrivate.
Fiumicino. Volo Roma-Venezia delle 14.30 di ieri. Aereo fermo sulla pista per quasi due ore. All’arrivo a Venezia, alle 17.10, i bagagli di 40 passeggeri su circa 200 non ci sono. Perché non sono mai partiti dalla Capitale. Tra questi 40 sfortunati c’era l’attrice e showgirl Elena Santarelli con il marito Bernardo Corradi e il figlio Giacomo. «All’attesa c’erano tanti turisti stranieri che inveivano, dicevano “paese di m…”, gente che doveva salire in Crociera ma che ha avuto le vacanze rovinate. Coincidenze perse. Famiglie che risparmiavano tutto l’anno. Che indecenza».
Quando è arrivata a Venezia senza bagagli cosa è successo?
«Era lunedì. A destinazione ci sono arrivata oggi (ieri nel pomeriggio, ndr), il giorno successivo. Ora sono in montagna, sulle Dolomiti, dove trascorriamo alcuni giorni con amici. A Venezia le valigie non sono mai arrivate perché – ci hanno spiegato – non c’era il personale della stiva. Eppure vedevamo persone che fumavano in santa pace. Abbiamo dovuto dormire a Venezia pagandoci l’albergo. Alitalia ha offerto un rimborso di 50 euro a persona al giorno, mi dica lei… Ho dovuto comprare tutto per il bambino e per noi: piumini, attrezzatura tecnica, pile, scarponcini per la montagna. E poi mutande, pigiama, tutto. In valigia ho regali di nozze, le mie cose, tutto incustodito e buttato lì. Oltretutto sono cliente Freccia Alata. In tutto abbiamo speso 750 euro, in tre, per quel volo».
E gli altri passeggeri?
«Mamme coi bambini, persone che avevano comprato regali per i parenti a New York e sono rimasti senza nulla, altri che dovevano partire con la Costa Crociere senza vestiti. “Ci sono boutique a bordo”, diceva un’operatrice. Francesi, portoghesi, americani. Non eravamo in un aeroporto di provincia ma a Fiumicino, nella Capitale. Mi spiace per l’immagine del nostro Paese».
Cosa vi ha detto Alitalia?
«Quello è lo scandalo: nulla. Non si sbattono. Non ci sanno dire quando riavremo le nostre valige, se domani o tra un mese. Chiami al telefono, fai domande, e la linea casualmente cade, o fanno finta. C’era un addetto all’aeroporto ma ovviamente non ce la siamo presa con lui, poverino, era lì a fare il suo lavoro. Sicuramente sporgerò denuncia tra qualche giorno».
Lei ha viaggiato molto, le è mai successo qualcosa di simile prima di ieri?
«Voli intercontinentali con Lufthansa o Swiss, mai successo nulla. Ho preso coincidenze con un tempo di 50 minuti a Montreal quando andavo a trovare Corrado in Canada. I bagagli sono sempre arrivati. Ho visto servizi su Sky su come smistatano le valigie: sono dei maghi. I casini succedono solo con Alitalia, che è pure una compagnia in esubero. O no?».
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