Telemercato/ La Iena Trincia: vado su La7 da Santoro
24 Lug
Parallelamente al calciomercato che regala colpi di scena (vedi Conte e Allegri), anche il mercato televisivo è quantomai movimentato, vedi l’assalto di personaggi che vorrebbero prendere il posto lasciato vacante da Giovanni Floris a Ballarò. Ma non solo.
Tra le redazioni dei talk show ci si contendono giornalisti e inviati. Esempio: la Iena Pablo Trincia, due volte vincitore del Premio Ilaria Alpi per il giornalismo proprio per i servizi della trasmissione di Italia 1, decide di trasferire armi e bagagli e andare a lavorare per Michele Santoro a La7, nella prossima stagione di Servizio Pubblico. Trincia ha già collaborato per la squadra di Santoro ad Announo, condotto da Giulia Innocenzi. Evidentemente ci ha preso gusto. Tremenza lo ha contattato per una conferma della notizia.
Pablo, lascerai definitivamente le Iene?
“Non potrei fare entrambe le cose, sono due prodotti impegnativi. Ho fatto una scelta, avevo già iniziato Announo e adesso ho un accordo per Servizio pubblico e anche per alcuni Speciali. I miei servizi avranno sempre il mio stile: tematiche sociali, in Italia e all’estero. Zero politica, non è il mio pane quotidiano”.
Cosa ti dà Santoro che le Iene non ti davano più?
“Alle Iene devo tutto, Davide Parenti è un padre, uno dei pochi che ha avuto fiducia in me quando ormai l’aveva persa. Mi piacciono le sfide. Alle Iene sono stato 5 anni con una grandissima libertà, mi piaceva l’idea di cambiare”.
Come l’ha presa Parenti?
“E’ un grande professionista, sa che nella vita ci si incontra, ci si allontana e ci si ri-incontra, non esistono certezze. Se non fosse stato per lui avrei lasciato. Facevo il freelance senza soddisfazioni, avevo in tasca un biglietto per lo Yemen: avrei studiato l’arabo e sarei andato a lavorare per qualche organizzazione internazionale”.
Santoro com’è?
“Molto aperto, ti ascolta, se crede in te ti lascia la libertà. La sua è una squadra formidabile di videomaker e montatori, usano un linguaggio diverso. Alle Iene c’è più parlato, loro danno più importanza alle immagini”.
Il primo servizio che farai per Santoro?
“Non te lo dirò mai”.
Immigrati?
“Può essere”.
No comments yet