Terza puntata di X Factor. Promossi e bocciati
7 Nov
Ieri sera sono stata tra il pubblico della terza puntata di X Factor e devo dire che è stato un bello spettacolo, anche se mi sembra giusto fare alcune osservazioni. Era la serata dedicata ai 40 anni della disco music, e il genere non ha favorito i concorrenti. Nel senso che le loro capacità vocali e il talento sono state schiacciate da un genere che certo non valorizza la voce ma l’appiattisce. Se si canta una canzone da discoteca, poi, ci si aspetta che l’artista quantomeno balli o senta il ritmo, e questo aspetto si è francamente visto poco. Non è stata di mio gusto nemmeno la scelta delle canzoni da parte dei giudici: devo dire che ne conoscevo davvero poche, la selezione è stata un po’ troppo ricercata quindi il divertimento, almeno da parte mia, non è stato al massimo.
Qualche osservazione sui giudici:
Emilio Fedez, come lo ha chiamato Luciana Littizzetto che è salita sul palco in quanto neo acquisto di Sky per Italia’s got talent, è sicuramente competente ma le sue battute e le metafore francamente “non mi arrivano”, come direbbe Simona Ventura. E poi sentire anche a X Factor sfottò alla statura di Brunetta sinceramente mi pare troppo. Voto 6
Victoria Cabello mi è sempre piaciuta ma è fredda. Non crea empatia, non è simpatica, sebbene sia decisamente preparata musicalmente, più di quanto credessi. Voto 6
Mika e Morgan sono una certezza. I migliori in assoluto, nelle loro diversità. Voto 8
Quanto ad Alessandro Cattelan, il conduttore, non è un mistero che non mi faccia impazzire. Non mi piace la sua impostazione e il suo modo di condurre e parlare a macchinetta, mi mettono l’ansia. Ma devo dire che nel momento iniziale, quando ha ballato in stile Justin Timberlake, è stato molto bravo e mi ha colpito. E’ un artista completo, all’americana. Voto 6+
I concorrenti. Vivian l’ha spuntata su Camilla al tilt (io preferivo la seconda anche perché ha cantato Lana Del Rey). Eppure era stata fatta fuori da Victoria, sua mentore. Bella figura… Il migliore per me è Lorenzo Fragola, uno a caso.
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