Tremenza ha portato fortuna all’Allieva, boom su Raiuno
28 Set
Vi ho rotto molto le scatole, lo so, con la saga dell’Allieva. I libri di Alessia Gazzola mi hanno tenuto compagnia tutta estate, ho scritto molti pezzi, l’ho intervistata, l’ho recensita, ne ho parlato bene. Ieri è iniziata la fiction su Raiuno e, sebbene come accade spesso non sia all’altezza della pagina scritta, è gradevole. E ha vinto la serata, con il 20% di share e oltre cinque milioni di telespettatori.
Lino Guanciale, nei panni del dottor Claudio Conforti, è il motore della serie l’Allieva: bello, brillante, ironico, stronzo. Non avevo dubbi, sono sua fan da quando era il “re dei cessi” in Una grande famiglia. Alessandra Mastronardi è in parte: sognatrice, sbadata e pasticciona. Strepitosa Nonna Amalia.
Giusto ieri è uscita la mia recensione sull’ultimo capitolo, uscito lunedì, della saga letteraria, Un po’ di follia a primavera. Ecco la mia recensione: attenzione, contiene SPOILER rispetto alla serie tv.
LIBERO, 27 SETTEMBRE 2016
Ormai abbiamo imparato a conoscerla. Alice Allevi, professione specializzanda in medicina legale, intuitiva, pasticciona, cocciuta: è divisa tra la scellerata attrazione per il suo capo, il “tanto bello quanto crudele” Claudio Conforti, il tira e molla con il giornalista giramondo Athur Malcomess, pure lui can che fugge, i consigli dell’amata nonna (saggia e ficcanaso come la Signora in giallo) e le lasagne di sua mamma a Sacrofano, a un’ora da Roma, dove vive e lavora. E il suo unico vero hobby (a parte lo shopping): l’investigazione.
Più che sezionare cadaveri e comparare Dna, Alice, nata dalla penna della scrittrice 34enne Alessia Gazzola, medico legale anch’ella, ama le indagini, adora farsi i fatti i degli altri, curiosare, fantasticare, e infatti collabora sottobanco con l’ispettore di Polizia Calligaris, che la stima, è stuzzicato dalle sue teorie spesso geniali e la prende sotto la sua ala protettiva.
Ben scritto, veloce e ironico come sempre, è uscito il nuovo capitolo della saga della “Key Scarpetta italiana”, anche se la Gazzola preferisce l’accostamento della sua eroina con l’immarcescibile Bridget Jones: simpatica, confusa, jellata in amore. Un po’ di follia a primavera (Longanesi) arriva dopo Una lunga estate crudele, 370mila copie vendute e una fiction che ha debuttato ieri (martedì 27) su Raiuno dal titolo l’Allieva, con Alessandra Mastronardi e Lino Guanciale.
Libro forse superiore del precedente: eravamo rimasti che Arthur – miracolo – decide di abbandonare la vita raminga e i reportage dalle zone di guerra per mettere le radici a Roma. Una cosa tira l’altra e accade quello che Alice, per tutto il libro, chiama l’”avvenimento”: la proposta di nozze, che aveva sognato circa nove secondi dopo averlo conosciuto, anni prima, alla mostra di fotografie del fratello; non che questo lieto fatto plachi le avance pecorecce del dottor Conforti: “Dammi una ultima notte con te, poi ti lascerò alla tua vita di donna onesta”, le buttà lì nelle prime battute, sarcastico come sempre.
Non a caso, come ha confessato la Gazzola a Libero, “è il personaggio che mi diverto più a scrivere”. E poi, by the way, sarà anche un farfallone ma almeno è sempre solare, diversamente dal malmostoso Arthur.
Ovviamente c’è l’omicidio di turno. Stavolta la vittima è un apprezzato luminare della psichiatria ucciso con un taglio alla gola nel suo studio. Alice e Calligaris scavano dunque tra assistenti presunte amanti, pazienti malati di mente, persone condannate alla galera dopo le perizie di capacità di intendere e volere firmate dallo psichiatra, ex amanti della moglie, sensazionali scoperte di nuove molecole capaci di curare i pazienti con problemi psichici. Non sono pochi, dunque, che hanno motivo di vendetta. Ma gli indizi sono pochi.
La trama del giallo procede di pari passo con quella amorosa. Le lettrici (e la stessa Gazzola, che non ne fa mistero) sono spesso più coinvolte dalla storia di questa giovane donna e dalle sue montagne russe sentimentali; i lettori invece sono più interessati alle indagini. E’ il bello dei libri: ognuno ci vede ciò che vuole. In particolare nei libri riusciti.
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