Tremenza intervistata da TvBlog
11 Ago
Autocitarsi non è bello né elegante. Però questa intervista che mi ha fatto TvBlog mi piace parecchio quindi ve la propongo. Lord Lucas mi ha chiesto di Tremenza, di Libero, di tv, web e dei morti di fama di #Bellavia (link), che è un giochino estivo inventato da TvBlog, una sorta di reality che mette a confronto i vip che passano le loro giornate a farsi i selfie più improbabili. Insomma, un tema caro anche a noi…
Ecco l’intervista.
#Bellavita Talk, lo ricordiamo, è uno spin off del reality di Gossipblog, Bellavita. Un po’ come il tuo nuovo sito, Tremenza: nasce da una costola delle tue pagelle cult sulla tv, che leggiamo su Libero Quotidiano. Avevi scritto di aver preso un’aspettativa dal giornale per lanciare il blog, ora come fai a conciliare entrambi? Hai qualcuno che ti aiuta?
“Grazie! Per ora nessuno mi aiuta, a parte tanti amici e curiosi che mi segnalano notizie, indiscrezioni, punti di vista ironici sui fatti che accadono. Riesco a fare entrambe le cose perché è un divertimento: i post sono brevi e il più delle volte sono dei commenti che mi sgorgano nella mente e scrivo subito, di getto. Sono abbastanza veloce infatti spesso caccio nei pezzi dei refusacci. Ecco: avrei bisogno di un correttore di bozze. Non ho budget per pagarlo ma gli posso regalare una maglietta Tremenza. Scherzo! Comunque sono stati molto carini i capi di Libero nel permettermi di dedicarmi anche al blog, che comunque non mi toglie tempo al quotidiano. Per ora mi sdoppio come Barbara d’Urso”.
In passato ti abbiamo visto spesso intervenire come opinionista di salotti tv, per parlare di gossip, reality e celebrity. Ultimamente preferisci farlo in rete, anche tramite Twitter. Pensi che il web sia diventato una vetrina più efficace anche per un giornalista già affermato?
“Sicuramente più comodo: la tv, in cui non sono mai stata completamente a mio agio, pur divertendomi e incuriosendomi, richiede un grande investimento in termini di tempo e non sempre quello che vuoi dire è quello che effettivamente arriva. Per mille ragioni, anche perché, piuttosto di azzuffarmi per prendere la parola per dire la mia mia sull’ultimo tatuaggio di Belen Rodriguez, mi farei suora. Da Twitter, dal blog, dagli articoli sul giornale esce quello che effettivamente vuoi dire. Ecco, mi piacerebbe fare radio, ma nessuno me l’ha proposta. Ancora”.
Ultimamente hai inaugurato sul tuo blog una rubrica molto divertente, una sorta di Rassegna stampa delle ovvietà del giornalismo radical chic. L’hai chiamata E’ la stampa, bruttezza. Talvolta, in effetti, c’è dell’umorismo involontario che neanche sulle copertine di Di PIù… Come ti è venuta l’idea?
“Sfogliando i giornali al mattino. E sono soprattutto le foto che mi ispirano: infatti nel sito ne metto molte, anche se ci tengo a precisare che limito il più possibile i nudi (ho ceduto solo nel caso di Naike Rivelli e della Moric, perdonatemi). La cosa che mi intriga è il connubio di gossip e politica, ormai offre materiale umano non da poco. Su Chi trovi le foto di Renzi che poi vanno sul Corriere, su La Repubblica trovi i pezzi che poi vanno bene per Dagospia. E via così”.
Si dice tanto che non esiste la solidarietà femminile. Poi tu un bel giorno hai dato spazio a Selvaggia Lucarelli su Libero Quotidiano, consacrandola come firma femminista e ripulendola dal passato di gossippara. In che rapporti siete? C’è mai stata qualche gelosia tra voi e pensi che lei ti debba qualcosa? Visto che ci siamo.. hai letto anche il suo libro?
“Sì l’ho appena letto, molto bello. Tre anni fa ormai ho suggerito al nostro vicedirettore di proporre a Selvaggia di scrivere su Libero perché leggevo il suo blog ogni giorno, in particolare le cronache dell’Isola dei famosi. Lui è rimasto entusiasta, tanto che poi lei ha scritto non solo per gli spettacoli ma anche negli interni e nella cronaca. Penso che scriva benissimo, come pochi altri. Anche Vittorio Feltri l’ha elogiata. Siamo in ottimi rapporti, la sento spesso, mi ha dato consigli per Tremenza. Se mi deve qualcosa? Potrei riesumare la battuta di Corrado Guzzanti nei panni di Rutelli che diceva a Berlusconi: “Silvio, ricordati degli amici!”.
Torniamo al nostro #Bellavita. Hai qualche concorrente preferito? Ci avevi segnalato Naike Rivelli e Nina Moric su Twitter, ma più che per #Bellavita sarebbero perfette per #Borderline. Ora è entrato Gianluca Vacchi. Che ne pensi del giovanilismo spinto di quest’ultimo, specialmente delle sue goliardate con Zac Efron?
“Gianluca Vacchi è una grande idea per #Bellavita. Ci sono tanti maschi parecchio più vanitosi delle donne. Vacchi l’ho ribattezzato “il nuovo Corona” per l’esibizione dei muscoli e per l’aver trasformato se stesso in un prodotto. La cosa che mi inquieta della #Bellavita dei personaggi nei social non è tanto che ogni tanto si rilassino a fare qualche selfie; voglio dire, se passi tutto l’anno a lavorare potrai pure godertela un po’. Il problema è che non hanno altro da fare, almeno credo. Penso alla Moric ma anche a Melita Toniolo, Elena Barolo, Claudia Galanti. Comunque faccio una confessione: su Instagram più sono “looser” più li seguo volentieri: mi rilassano”.
Alena Seredova non fa nulla persino sui social network, ma è amatissima anche nel nostro reality. Perché, secondo te, è diventata nell’immaginario collettivo la nuova Santa Maria Goretti?
“Perché ha mantenuto il riserbo quando poteva capitalizzare il suo dramma, ossia la relazione del marito con Ilaria D’Amico. Però, ecco, santificarla mi sembra esagerato”.
La tua #Bellavita ad agosto sarà in redazione, come per gran parte dei giornalisti milanesi? Sempre se vuoi dircelo, eh…
“La mia #Bellavita sarà l’Idroscalo. Scherzo! Ora sono ancora carica e lavoro, anche perché Tremenza va spinto e fatto conoscere. Poi il 22 vado via due settimane nel Sud Est Asiatico: ma non sono nel cast di Pechino Express numero 3. Purtroppo”.
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