True detective 2 non è da buttare. Anzi

9 Ago

Premessa: io le serie tv tendo a salvarle tutte. Le ho sempre scelte dopo attenta selezione e, parte due o tre casi (ad esempio, di Suits non sono riuscita ad andare oltre il terzo episodio), mi sono piaciute tutte, mi hanno appassionato e tenuto compagnia, molto spesso le ho amate.

Bene. Aspettando il finale della seconda stagione, posso dire che True detective 2, contrariamente a tanti pareri e alla maggior parte delle recensioni, non è brutta. Anzi. Certo, la prima stagione è inarrivabile. Certo, la grandezza di Matthew McConanghey e Woody Harrelson è impossibile da raggiungere. Certo, alcuni personaggi, come il gagster Frank (Vince Vaughn), sono abbastanza loffi, così come i dialoghi, però dalla sesta puntata la serie decolla, secondo me. Forse troppo tardi, è vero.

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Il fatto che la trama sia talmente incasinata da essere praticamente  incomprensibile non depone a favore di True detective 2, ma non rovina la visione d’insieme (dopotutto anche i film di David Lynch non si capiscono, ma non per questo sono meno affascinanti). E ci sono parecchie cose da salvare. L’ambientazione, la prova della poliziotta Rachel McAdams (Bezzerides), ruvida, dura, problematica, ma anche Colin Farrell, attore che non ho mai amato, mi è piaciuto, puntata dopo puntata, per come ha saputo dare umanità al suo personaggio molto poco positivo ma non respingente, anzi.

Mi aspetto dunque un buon finale, convincente, per questa serie che non considero da buttare, anzi.

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