Valentina Lodovini e il cinema italiano: “I soliti sceneggiatori hanno rotto il c…”
27 Ott
Un po’ di giorni fa, recensendo Fratelli Unici con Raoul Bova, me la prendevo con il cinema italiano che io non stimo, e non ne faccio mistero (leggi). Devo dire che in questa intervista al Fatto Quotidiano, l’attrice Valentina Lodovini mi ruba le parole di bocca, esprimendo benissimo un pensiero che condivido al mille per mille.
Parlando del cinema italiano, dichiara: “Dovremmo clonare gli Scarpelli, reinventare gli sceneggiatori, analizzare capolavori diversissimi come Zoolander o True Detective e procedere a un indispensabile ricambio generazionale. Con tutto il rispetto per professionisti che ci hanno donato anche qualche bel film, la scrittura del cinema italiano, anche in tv, non può essere affidata a otto persone”. Perché? “Perché hanno rotto il cazzo. Le storie sono conformiste e finiscono per somigliarsi tra loro. Sembrano fotocopiate, non c’è rischio, varietà né differenza di registro. Si guarda, per tornare a Boris e a Occhi del cuore, alla quantità e non alla qualità”.
I nostri film sono tutti uguali, corna, immaturi, gag, stesse facce, scopiazzamenti fatti male, noia. Sono perfettamente d’accordo con la Lodovini. Non deve essere facile lavorare in una melassa simile.
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