“Vietate le ballerine sul red carpet”: polemica a Cannes

20 Mag

 

Il mio articolo oggi su Libero sulla polemica dei tacchi a Cannes.

In mancanza di polemiche più interessanti, senza un filmetto scandalo, o un regista sul red carpet con il pugno  chiuso, a Cannes hanno dovuto montare il «caso del tacco» pur di dare un po’ di sprint alla rassegna.
Il casus belli, in effetti, è piuttosto curioso. E comico.Domenica scorsa, durante la prima del film Carol di Todd Haynes, il film in concorso con la storia lesbo tra Cate Blanchett e Rooney Mara, un gruppo di anziane signore faceva la fila per entrare alla proiezione, ma uno zelante (e sadico) buttafuori le ha fermate alla porta perché non indossavano i tacchi ma avevano solamente delle ballerine ai piedi, evidentemente giudicate poco eleganti. Il rigido usciere se ne è fregato dei vari problemi che possono avere le donne di una certa età, dalla difficoltò di deambulare alle vene varicose. No, l’etichetta viene prima di tutto, quindi le arzille dame senza tacco non potevano entrare. «È accaduto anche a mia moglie (alla fine lasciata entrare)», ha twittato il regista britannico, Asif Kapadia.

La notizia è subito circolata tra gli addetti ai lavori a Cannes, ma sarebbe morta più o meno lì se un giornalista, ieri durante la conferenza stampa di Sicario, non avesse deciso di montarci un caso e di domandare un’opinione all’attrice Emily Blunt, nel cast del film in concorso.

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La Blunt, forse memore della commedia che l’ha resa famosa, Il Diavolo veste Prada, in cui lei, come tutte le assistenti di Miranda Priestley erano costrette a indossare, scarpe belle e vertiginose sennó la capa si arrabbiava, risponde definendo il diktat del tacco «un’assurdità», invitando le colleghe (e le donne comuni) a indossare «le ballerine sul red carpet».
Ovviamente mentre diceva che le ginniche Converse sono le sue scarpe preferite, ai piedi aveva un paio di sandali gialli di Jimmy Choo, le scarpe più glamour e scomode che gli annali ricordino insieme alle Louboutin.

Più coerente, allora, è stata la nostra Isabella Rossellini. Che ha calpestato il red carpet due volte e tutte due le volte con scarpe basse. Prima con un paio di sandali con il piede nudo, poi con delle ciabattine di velluto. Eleganti, fini, sobrie, ma decisamente poco femminili.

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Il dibattito è aperto, le maniache della moda e gli uomini da una parte, le donne che prediligono la praticità e quelle pigre dall’altra, con posizioni inconcibiabili. Ma tutti consapevoli del fatto che a volte una scarpa rasoterra è più di classe di una alta, se questa è rappresentata, ad esempio, dai sandali gioiello di Valeria Marini o dalle calzature con vistosi plateau.
Intanto al Festival di Cannes non si dibatteva dell’ultimo film di Nanni Moretti ma si chiacchierava di accessori femminili con più partecipazione che a una sfilata di Dolce e Gabbana…
Ed è dovuto intervenite persino il direttore del Festival di Cannes,Thierry Fremaux, lo stesso genio che aveva vietato i «selfie» sul red carpet: su Twitter ha smentito l’esistenza di una dittatura del tacco, ha solo precisato che l’unica cosa richiesta è lo smoking per gli uomini e l’abito da sera per le donne. Evidentemente il severo buttafuori aveva una passione smodata per il tacco 12.

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