X Factor contro Netflix, derby a Milano
23 Ott
Ieri sera si è giocato, anzi consumato, il derby milanese televisivo-mondano. Da una parte, all’X Factor Arena, il ritorno della fase live del talent Sky; dall’altra, al Palazzo del Ghiaccio, la festa per il lancio italiano di Netflix, la tv online amata dagli hipster di tutto il mondo.
Una sfida all’ultimo tweet, vip e giornalista. Se andavi da una parte quelli della concorrenza non erano felicissimi, e viceversa. Alcuni colleghi molto volenterosi sono corsi a tutti e due gli eventi. Io, causa età che avanza, sono mi sono limitata ad X Factor, se non altro perché mi avevano invitato prima, e io sono molto educata, questo si sa :). Poi diciamolo, televisivamente so’ rimasta a Raiuno-Raidue-Raitre, Netflix è troppo avanti per me.
Detto questo, farò un parallelo tra i due luccicanti vernissage. A X Factor dominavano, nel parterre celebrities, Walter Veltroni, che di lavoro ormai fa il documentarista, Francesco Facchinetti (conduttore dei primi XF in Rai), la moglie Wilma in dolce attesa, Selvaggia Lucarelli, Petra Loreggian, Filippo Timi, e ovviamente i Duran Duran, ospiti internazionali. Alla conferenza stampa allestita dietro le quinte, purtroppo, era vietato fare foto e Simon Le Bon non si è presentato.
Quanto alla puntata, i ragazzi sono molto bravi, lo spettacolo era grandioso, Luca Tomassini ha superato se stesso, ma ho trovato la giuria un po’ troppo buonista (manca Morgan). Skin non sa parlare bene l’italiano, e in una trasmissione sulla tv italiana è un problemino.
Quanto a Netflix, posso dirvi che c’erano Daryl Hannah, Caterina Balivo, Pierfrancesco Favino, Simona Ventura (che lavora per Fox, Sky, ma va dalla concorrenza), Francesco Sole, addirittura il dg Rai Antonio Campo Dall’Orto e Antonio Marano. I miei amici che erano al party hanno detto che era una bella festa.
Ah, avere il dono dell’ubiquità!
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