Ricordi di Santa Margherita
29 Giu
Buona domenica!
Sono a Santa Margherita in un delizioso agriturismo nell’entroterra, su per una stradina inquietante e con il gallo che dà la sveglia la mattina, e riflettevo sul fatto che non venivo qui, ad eccezione di una trasferta di lavoro qualche anno fa, da quando facevo il liceo, quando avevo trascorso le vacanze estive a casa di una mia amica di Piacenza.
Di solito questi pensieri mi mettono tristezza, invece stavolta mi fa ridere. Mi ricordo due episodi. Quella sera in cui la mia amica Anna mi aveva riempito la testa di treccine, e poi me le aveva arrotolate in tante specie di ciuffetti, ed ero andata addobbata così al Covo di Nord Est, la discoteca più famosa della zona. C’era Blue degli Eiffel 65, tamarrissima.
E poi quella sera in cui sono uscita con uno fingendomi un’australiana di nome Alice e parlando inglese per sette ore, giusto per prenderlo in giro. Ma non ne potevo più di questo scherzo. Non mi ricordo se, alla fine, rivelai la mia vera identità, ma forse il tizio, con cui non ho assolutamente “combinato”, se ne era accorto da solo visto che ogni sette parole in inglese infilavo un italialissimo “cioè” come intercalare (ora che ci penso ero proprio simpatica). Non esistevano i cellulari e ricordo che feci preoccupare i miei amici.
Altro non ricordo, a parte qualche Gin Lemon, che non ora mi fa schifo, e chili di focaccia ligure. Comunque Santa Margherita è proprio molto carina, ci tornerò. Ma senza fingermi australiana.
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