Coronavirus, 10 cose che ho imparato

14 Mar

Sono una di coloro che pensa che ogni crisi è una opportunità. Del coronavirus avrei volentieri fatto a meno, ma qualcosa ho imparato.

Uno) Portare giù l’immondizia o lavare il cesso, cose che odiavo, possono diventare una benedizione.

Due) Mi manca l’ossitocina, l’ormone dell’abbraccio, quasi quasi è la volta buona che prendo il cane.

Tre) Non c’è limite al peggio: con la noia da coronavirus si fanno vivi pure gli ex.

Quattro) Forse è il periodo giusto per mandare curricula in giro: la gente ha il tempo di leggeri. Peccato che manchi il lavoro.



  • Cinque) Si può andare solo al supermercato o in farmacia. Si può, non siete obbligati ad andarci ogni pie’ sospinto come scusa per uscire.
  • Sei) A furia di vederlo in tv e di sentirgli dire cosa sacrosante, Roberto Burioni lo trovo pure figo. Ci si riduce anche così.
  • Sette) “Non può piovere per sempre”, prima o poi finirà (cit.The Crow)
  • Otto) Silvio Berlusconi mi ha deluso umanamente: si definiva uno statista, uno che lottava per l’Italia, un patriota: invece è scappato in Costa Azzurra. Chiuso ad Arcore, che non è una catapecchia, sarebbe stato più al sicuro.
  • Nove) Beppe Sala è un politico finito, secondo me.
  • Dieci) Solo le persone noiose si annoiano (cit. Mad Men).

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