Briatore è fuori, Sky sente la pressione degli ascolti

1 Ago

Il mio commento, oggi su Libero, sulla cancellazione di The Apprentice con Flavio Briatore dai palinsesti di Sky Uno.

La decisione di depennare The Apprentice con Flavio Briatore, pur essendo una scelta legittima e anche sensata da parte di Sky Uno, ispira una seconda lettura più attenta. Una riflessione sul fatto che ormai anche la televisione satellitare, storicamente più lontana dalle logiche dello share rispetto alle generaliste e più sensibile invece al grado di gradimento e coolness di un marchio, non possa più fare a meno di guardare agli ascolti. Che, nel caso del talent che cerca un manager da piazzare in una delle aziende di Mister Billionaire, non sono stati elettrizzanti. La prima stagione del format prodotto da Fremantle era partita fortissima, tutti erano pazzi del Boss Flavio che urlava «Sei fuori!» e maltrattava i candidati come (anzi, meglio) di Donald Trump nella versione originale, si era aggiudicata anche un’imitazione di Maurizio Crozza e tutti erano soddisfatti; la seconda edizione, pur mantenendo il livello qualitativo della prima, aveva avuto un calo di share anche perché era passata dalla messa in onda in chiaro su Cielo a quella pay su Sky Uno. Da qui, la decisione di non produrre una terza stagione, rivelata in anteprima dal settimanale Chi, e confermata dagli interessati.

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Una scelta che ha una evidente logica: il format era la seconda produzione più costosa della tv di Murdoch (la prima è X Factor) e, tra tanti programmi confermati e altri nuovi che devono ancora partire, il più sacrificabile, a conti fatti, era appunto The Apprentice, che quindi non tornerà il prossimo autunno. Forse in questo momento, dalle sue vacanze in Sardegna, Briatore sta guardandosi allo specchio dicendo a se stesso «Sei fuori!». Potrebbe essere un’idea per un selfie su Instagram. O forse Briatore sta pensando a tutt’altro:  proprio in Costa Smeralda, notizia di ieri, il manager ha fatto rimuovere dopo dieci anni la sua gigantografia sulla strada statale di Porto Cervo, a pochi metri dal Billionaire. Motivazione: era arrivato il momento di slegare il marchio del locale dal suo volto, spiega Chi.

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Al netto della cancellazione del programma, Briatore «è» The Apprentice, difficile pensare al talent senza la figura irresistibile dell’ex manager Renault. E scommettiamo sul fatto che in parecchi rimpiangeranno il Boss televisivo, il cui stile brusco ma efficace ha lasciato il segno. In compenso ci saranno altri show, tutti collocati al giovedì, ormai giorno «caldo» per il canale di intrattenimento della piattaforma pay. Si parte con X Factor fresco di una nuova giuria: accanto ai collaudati Mika e Morgan arrivano Victoria Cabello e Fedez. Finito il talent musicale (i cui spot in televisione sono più martellanti degli autoscatto in costume di Belen Rodriguez e Melissa Satta messe insieme), riparte lo stracult MasterChef con il trio Bastianich-Cracco-Barbieri.

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Appena finisce, tornano i bambini del neonato MasterChef Junior capitanato da Barbieri, Lidia Bastianich e Alessandro Borghese. Qualche giorno di pausa e poi a gennaio è il turno di Italia’s got talent, lo show con strambi personaggi i cui diritti sono stati strappati a Mediaset. La giuria è ancora in fase di definizione ma si sono fatti i nomi di Claudio Bisio, Sabrina Ferilli e Frank Matano (se ci fosse un posto vacante, perché non riciclare qui Briatore, visto che i rapporti tra l’azienda e il manager restano idilliaci?). Infine, sempre al giovedì, Cracco torna protagonista nei panni del Gordon Ramsey italiano nella versione casereccia di Hell’s Kitchen.  Insomma, su Sky Uno al momento ci sono solo posti in piedi.

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