Il commento all’esordio di Ilaria Cucchi su Raitre. Lei non è male, ma è flop

23 Nov

Il mio commento oggi su Libero del programma “Questioni di famiglia” con Ilaria Cucchi nel ruolo di inviata.
L’«ideona» di reclutare Ilaria Cucchi, amministratrice di condominio, come inviata di Raitre, è stato un gesto risarcitorio francamente incomprensibile, un contentino dopo la discussa sentenza di assoluzione dei medici che non sono stati ritenuti colpevole della morte del fratello Stefano.

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Detto questo, la presenza della Cucchi nel cast di Questioni di famiglia, che ha esordito venerdì scorso su Raitre, non è la cosa peggiore del programma. Che ha totalizzato il 2,1% di share, ovvero un flop in prima serata senza attenuanti. La trasmissione ha due problemi. Le storie e la conduttrice. Non è poco, è vero. Le storie di famiglia raccontate non sono forti, si parlava ad esempio di due coniungi che, dopo la separazione, si sentono genitori migliori per il figlio rispetto a quando stavano insieme: c’era troppo buonismo, un salotto della D’Urso ma senza il pepe, l’emozione, i toni giusti.

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La conduttrice, Marida Lombardi Pijola, è poco incisiva, è un mix tra la Leosini e la Spaak, con una personalità inversamente proporzionale alla cotonatura. Quanto alla Cucchi, ha raccontato la prima delle storie del programma: non strafà, è anche carina e sobria. Nulla di sensazionale, ma non è fuori luogo. Però…«Non l’abbiamo presa per fare ascolti», hanno giurato i responsabili del programma. Non avevano torto.

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