Il documentario anti-Scientology è una bomba
13 Lug
Parlare male di Scientology, fino a qualche tempo fa, era impossibile. Non so esattamente perché, forse per il potere o le pressioni, ma di certo era difficile trovare nei media qualche critica alla “Chiesa” fondata da Ron Hubbard cui aderiscono divi come Tom Cruise e John Travolta (fedelissimi, tra l’altro).
Per questa ragione la visione di Going Clear, il documentario uscito qualche giorno fa che fa a pezzi Scientology, mi ha molto stupito. Il lavoro Alex Gibney, davvero coraggioso, ripercorre la storia della fondazione filosofico/psicologico/religiosa fondata dopo la Seconda Guerra Mondiale da Ron Hubbard. Un movimento con lo scopo di curare le menti di chi ne aveva bisogno con metodologie quantomeno dubbie. Varie le accuse, soprattutto quella di non pagare le tasse e di essersi arricchita grazie a donazioni degli adepti. E poi di dire bugie, nonché di predicare agli adepti l’allontanamento da chi, in famiglia o tra gli amici, non condivide il pensiero di Scientology. E poi di essere omofoba. Per questa ragione, Paul Haggins, regista di Crash, dopo 35 anni di adesione ha lasciato la Chiesa, non poteva tollerare – dice – di fare parte di un’associazione sfacciatamente anti gay.
Quella di Haggins è forse la voce più illustre (e l’addio più clamoroso) tra coloro che sono intervistati in Going Clear, documentario tratto dal libro del premio Pulitzer Lawrence Wright. Dopo questo film, Scientology ha comprato pagine sui principali quotidiani Usa – come ho letto sul Fatto Quotidiano – per tamponare gli attacchi di Gibney. Tra gli altri che prendono parola, ci sono Marthy Rathbun, ex braccio destro di David Miscavige e oggi detrattore di colui che è l’attuale capo della Chiesa; Mike Rinder, ex portavoce, ex Scientology dal 2007. Hanno rifiutato di raccontarsi (e non mi stupisce) lo stesso Miscavige, davvero una figura sinistra, a metà strada tra un predicatore e un manager, John Travolta e Tom Cruise, invasato vero nonché amico fraterno di Miscavige.
Il documentario è una bomba. Guardatelo, se non altro per vedere lati nascosti e impensabili di tante star di Hollywood. E una faccia dell’America davvero inquietante.
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