L’estetista più scortese di Milano

26 Giu

Nella vita ne ho girate di estetiste/centri massaggi/parrucchieri/spa/pedicure/manicure e compagnia cantante, ma mai mi sono trovata di fronte a un tale livello di ignoranza e scortesia. Mi sembra quindi doveroso raccontare e condividere l’aneddoto.

Non userò parolacce ma ne penso tante. Dunque. Prendo in un sito simil Groupon – si chiama 360Qpon – un pacchetto di cinque trattamenti anticellulite a un prezzo stracciato, come avviene di norma. Vado al centro, a Milano, e faccio il primo trattamento. Mi danno una tesserina con il mio nome per segnare gli appuntamenti. Faccio anche un massaggio extra (che ho pagato extra) perché mi trovo bene.

Dopo qualche giorno mi presento alla seconda seduta e, all’ingresso, mi rendo conto di non trovare la tesserina. Sarà capitato a molti, a me mille volte. Te la rifanno e buonanotte. Invece no. Mi dicono “Lasciaci un acconto di 10 euro che ti ridiamo quando la trovi”. Prassi strana ma la seguo. Alla fine del trattamento, parlo con la titolare del centro estetico, alla quale chiedo: “E se la tesserina dovessi averla persa?”. Di solito la rifanno senza tante storie, invece la sua risposta, singolare quanto scortese, è lapidaria: “Non puoi più venire a fare i trattamenti”. E perché mai? Spiegazione: “La tesserina è nominale, potrebbe trovarla qualcuno e fare i trattamenti al posto tuo”. Appunto: le sto dicendo che forse l’ho persa e quindi a nome Alessandra Menzani non può venire nessuno, in quel caso sappia che è una imbrogliona. Risposta: “Eh, ma noi non chiediamo il documento”.

Ma cosa vuol dire? Avrò perso mille volte tessere della palestra, della metro, di Sephora o del centro abbronzatura, ma mai nessuno mi aveva vietato di tornare di nuovo al loro negozio. Incredibile.

Per la cronaca, la tessera non l’ho trovata. Il centro estetico in questione, sempre per la cronaca, è in Piazza De Angeli  3, così potete regolarvi. Io non ci torno di certo.

Non so se per voi l’episodio rientri nella normalità, a me sembra quantomeno singolare.

Ultima considerazione: io ho notato, ma magari sono la sola, che quando vai a un centro in cui hai comprato un trattamento a prezzo stracciato con uno di quei siti come Groupon, hai un servizio e una cortesia inferiore rispetto a quando paghi a prezzo pieno. Capisco la frustrazione di vendere una prestazione a prezzo basso e capisco come tu sia invogliato ad essere gentile quando sei retribuito in modo più consistente, ma non è colpa del cliente se tu hai siglato un accordo per vendere pacchetti a prezzi irrisori. L’hai deciso tu, caro il mio centro estetico. Oltretutto, nel mio caso, avevo anche fatto un massaggio extra che mi hanno voluto rifilare e io ho accettato. Qualsiasi persona dotata di intelligenza sa che se un cliente si trova bene, poi torna. E quindi ti paga. Conviene a te essere gentile.

Ma se proprio non vuoi essere gentile, almeno sii corretto. E non fregare la gente.

 

 

 

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