Un pensiero a Carla Bruni Sarkozy

1 Lug

Il mio pensiero oggi va a Carla Bruni Sarkozy. “Povera” donna, pensava di avere attaccato il cappello definitivo, dopo essersi fatta passare scrittori e artisti maledetti, sposando l’ex uomo più potente di Francia invece si trova ad essere la moglie di un semi galeotto. Lei che, ieri, è stata raggiunta dalla notizia dello stato di fermo del marito mentre faceva shopping a Parigi  (pare che si stesse comprando la milionesima Birkin di Hermes) e fino all’altro ieri postava sul suo profilo Instagram foto della coppia con emoticon, cuoricini e frasi come “passione eterna”. Insomma, una vita infame per la sombrerista italo-francese. A parte il trauma per il marito, dopo lo choc come farà a tornare di nuovo in un negozio Hermes? Sono problemi.

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Non che non se la sia goduta, eh. Qualche anno glorioso da Premiere Dame, con tailleur Chanel e ballerine per non sembrare troppo più alta del presidente, a stringere mani ai potenti del mondo, se lo è fatta. Ma ora non ce la vedo proprio a portare arance – metaforicamente parlando – al marito nei guai. Nicolas, con cui ha una figlia, per la cronaca è in stato di fermo con l’accusa di concussione e violazione del segreto istruttorio. Avrebbe fatto la sciocchezza di offrire un posto a un magistrato per ottenere informazioni sulle indagini sui presunti finanziamenti illeciti ottenuti da Gheddafi. E’ la prima volta che una misura così dura viente applicata a un ex presidente francese. Tutte le fortune a Carlà.

Nella foto come era e come è. E adesso come sarà?

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