Rocco Tanica sotto attacco perché scherza su trans e rom

15 Mar

di Alessandra Menzani

Non si può scherzare più su nulla, questo si sa. Donne, gay, grassi, magri, neri, gialli, nessuna categoria va toccata, pena la pubblica vergogna. Stesso discorso per trans e rom. Ne sa qualcosa Rocco Tanica, musicista di Elio e le Storie Tese e volto televisivo, nonché penna pungente su Twitter.

Troppo pungente, per taluni. Scherza sui transessuali e apriti cielo, scatta l’insurrezione popolare delle anime candide: “Vorrei un’informazione: com’è lo sciopero transfemminista? Le persone trans e/o femministe si astengono dall’essere tali per la durata dello sciopero? Oppure sospendono la propria attività professionale, tipo gommistə, infermierə, filobus ecc.?”. Questa la battuta sotto accusa, che poi era una domanda. Insorge il giornalista comunista Christian Raimo: “Peccato, ho pensato per decenni che fossi una delle persone più intelligenti e brillanti in Italia. Ma ero forse scemo io”.

Tanica “offende il linguaggio inclusivo”, si dice. Si arrabbia la giornalista radio Rai Paola De Angelis: “Un altro maschio bianco invecchiato male. O forse no, era così pure da giovane”, alla quale Tanica replica: “E niente, neanche Lei sa cos’è lo sciopero transfemminista. Eppure dai peli sulle gambe del suo tweet avrei giurato che lo sapeva”. Rocco, il cui vero nome è Sergio Conforti, replica a ogni attacco. E non si fa certo intimidire dalla massa petulante e allineata dei social. Infatti poche ore dopo parla dei romeni entrando a gamba tesa nella polemica sulle parole contestate di Monica Romano. “Sì, basta con questa violenza del filmare le rom borseggiatrici, cittadine europee che chiedono solo rispetto e tranquillità. Grazie vicepresidentessa della Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili presso il Comune di Milano per questa grandiosa stronzata”. E giù una shitstorm (che in gergo significa tempesta di cacca) peggio di prima: “E’ l’età o sei solo stronzo?”, lo insulta un tale e poi: “Oramai sei diventato il nostro John Cleese, e non è un complimento”. “Cavolo, una reprimenda di Piccolo Pippo Cucciolo Eroico è roba seria”.

In effetti, le risposte di Tanica agli insulti ricevuti sono quasi più  spassosi del tweet generatore degli insulti stessi, praticamente un nuovo genere letterario. “Patetico, per raccogliere 4 like”, dice uno. E lui:  “Beh si è andata benino”. Non gradisce il suo humor l’attore Alessandro Gassmann che lo ha bloccato su Twitter evidentemente per una sua freddura. «Io non gli ho fatto niente a parte quand’è uscito Leo Gassman a Sanremo 2020 che ho scritto “Questo vince” (e ha vinto) e mi ha bloccato». «Non è giusto, mi piace pure il tonno», ha commentato il musicista facendo riferimento allo spot per una nota marca di tonno in scatola per la quale l’attore ha fatto da testimonial.

Alla fine dei conti, bene così. Abbiamo un nuovo mito, uno che non ha paura di scherzare sugli intoccabili, circostanza che oggi è merce sempre più rara.

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