Sanremo buonista: la prima puntata minuto per minuto

11 Feb

Il mio pezzo su Sanremo oggi su Libero.

Un inizio talmente lungo e noioso che in confronto Medicina 33 è un programma appassionante. Un interminabile backstage di interviste ai cantanti e prove, una specie di Dopofestival prima del Festival in cui i big hanno fatto l’esegesi delle loro canzoni. Prima di farcele ascoltare. Un controsenso alla logica. La cosa più sensata l’ha detta Irene Grandi che ha ammesso di non conoscere la maggior parte degli avversari in gara. I Dear Jack: «Dei grandi come Masini e Grignani sono in gara con noi, non ci possiamo credere». E nemmeno loro. La Tatangelo non ha ancora 30 anni ma è sempre una meravigliosa cinquantenne. Malika Ayane è sexy anche con l’apparecchio ai denti: «Mi fa paura solo una cosa: la cattiveria dei social», dice. Infatti, sui social, tutti inveivano per questa anteprima troppo lunga. Quando Moreno ha detto «noi rapper» si è sentita l’imprecazione di Eminem da Ditroit.

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Dopo 45 minuti si entra all’Ariston e inizia il vero spettacolo. Che ha un buon ritmo ed entra nel vivo. Carlo Conti è un padrone di casa rigoroso ed efficente, una certezza. Le vallette sono ancora un po’ rigide. Emma è vestita di bianco, da sposa, è emozionatissima. Arisa, con un abito rosso che tradiva l’assenza di reggiseno (che sarebbe stato doveroso), è un po’ più sciolta. Apre la gara Chiara Galiazzo: la sua canzone è bella, sanremese, lei è dimagrita e sta bene nel giallo limone dell’abito. Gianluca Grignani stecca indegnamente. Dopo Alex Britti c’è Malika Ayane: è bella da vedere e da sentire, i suoi «silenzi per cena» fanno centro, si dice che la sua sia la canzone migliore di questo Sanremo, può darsi. Entra la spagnola Rocío Munoz, la «diversamente Belen», in rosso, luminosa, sensuale, con i capelli raccolti in una coda; parla a raffica per non dare l’aria della solita bella statuina e per dimostrare di non essere solo la fidanzata di Raoul Bova, ci riesce. Certo, gli autori ce la mettono tutta per farla risultare rimbambita.

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Il primo superospite è Tiziano Ferro. Che non si discute. Fa un mix dei suoi successi e mostra come si canta dal vivo. Un’esibizione superiore. La satira è affidata ad Alessandro Siani, simpatico e blando. Quando Crozza imitava Berlusconi era venuto giù l’Ariston dalla rabbia, Siani che scherza su Matteo Salvini riscuote consensi: «Conti, se ti fai un’altra lampada Salvini ti chiede il permesso di soggiorno». Poca politica, molta satira di costume, dalla Salerno-Reggio Calabria all’Expo: «Noi italiani siamo i numeri uno del cibo: abbiamo inventato il gelato al Puffo».

Continua la competizione: Dear Jack, la «famosissima» Lara Fabian, una simil Milly Carlucci con voce potente, Nek, la coppia Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi, Annalisa e Nesli. Il momento più atteso era la reunion di Al Bano e Romina, insieme per accontentare l’Italia nostalgica e romantica, ancora in coppia dopo anni di veleni e di soldi buttati in avvocati, probabilmente recuperati grazie al cachet di questa reunion. Soldi spesi benissimo. Sembravano un po’ Madame Tussaud, per la verità: l’effetto comico era sicuramente previsto, forse anche cercato. Cantano Cara terra mia, Nostalgia canaglia, Felicità, insomma riempipista assoluti, un momento magico, epico, Al Bano all’acuto di Felicità è diventato color aragosta. Vederli ancora insieme dopo tanti anni, un po’ ingrassati ma sereni, riempiva il cuore. Peccato per il gelo finale, quando Carlo Conti ha chiesto loro di darsi un bacio.

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Stasera, nel secondo appuntamento, si esibiscono i rimanenti Big, ovvero Bianca Atzei, la coppia Biggio e Mandelli, Lorenzo Fragola, Il Volo, Irene grandi, Marco Masini, il rapper Moreno, Raf, Anna Tatangelo e Nina Zilli. Tra gli ospiti, Biagio Antonacci, Conchita Wurst, Pino Donaggio, Charlize Theron, il comico Angelo Pintus e il vincitore del Tour De France Vincenzo Nibali.

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