Tremenza da bere/ All’Hangar Bicocca Sky Arte festeggia con Franco Battiato
27 Gen
Nella location bellissima e post-apocalittica dell’Hangar Bicocca, a Milano, tra sculture e installazioni luminose, Franco Battiato ha tenuto un concerto speciale per i tre anni di Sky Arte, il canale colto ma non snob del bouquet di Rupert Murdoch. Un’ora di intramontabili successi e nuove canzoni, da La Cura a Le Stagioni dell’amore: il poeta della musica italiana era accompagnato dai 26 elementi dell’Ensemble Symphony Orchestra diretta da Carlo Guaitoli e alla fine la standing ovation è stata d’obbligo (divententi poi le gag e i cazziatoni che ha rivolto al direttore d’orchestra): il tutto è stato filmato e sarà trasmesso dal canale diretto da Roberto Pisoni.
Il parterre dei famosi era quello delle grandi occasioni, trasversale e per tutti i palati. La più ricercata era Barbara d’Urso, colonna portante della “nemica” Mediaset, vestita di bianco e sfuggente: tutti si chiedevano come facesse a dimostrare 45 anni anziché i suoi 58, ma lei non si faceva acchiappare e dalla vesta si è volatilizzata molto presto, come le vere dive. In compenso la contessa Marta Marzotto si faceva selfie con chiunque.
Direttamente da Gomorra c’erano Marco D’Amore, che ha messo su qualche chilo e una bella barba folta, e Fortunato Cerlino, da 1992 l’ineffabile Tea Falco, poi l’ex Iena Paolo Kessisoglu (che io chiamavo Luca&Paolo per semplicità) con la moglie Sabrina Donadel, la coppia radical Daria Bignardi e Luca Sofri, Isabella Borromeo e Ugo Brachetti Peretti, Linus con famiglia e persino Luna Berlusconi nella tana del nemico. Il gotha di Sky era rappresentato da Nills Hartmann, Andrea Scrosati, Flavio Natalia fresco di nuova nomina, Isabella Ferilli e Elena Basso. Tanti i cantanti: Giovanni Allevi, Levante, Giovanni Caccamo, la prezzemolina Syria e Chiara Galiazzo magra e altissima.
Invece del solito buffet era particolarmente gradita la presenza di camerieri che sfrecciavano con lenticchie e risotto alla zucca inscatolati come i noodles, mini burger e dolcetti alla mela, oltre a deliziose bottigliette nane di Heineken: ne avrò bevute sei o sette, ma tanto erano microscopiche, quindi vale.
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