Tremenza in viaggio/Diario dalla Malesia N.1

27 Ago

Innanzitutto vorrei tranquillizzarvi sottolineando che non ho volato con Malaysia Airlines e quindi sono viva. Dopo 14 ore di volo intermezzate da uno scalo a Muscat, in Oman, sono arrivata nella terra di Sandokan sabato sera. Prima notte a Kuala Lumpur.

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Il nostro albergo è nella Chinatown locale – la popolazione è un colorato mix di indiani e cinesi, direi – e quindi cena obbligata a base di noodles, ma io ho preso un brodo di verdura per rimediare ai panini con carne di gatto dell’aereo. Ho subito capito che il pezzo forte della vacanza sarà la birra Tiger. Poi taxi alle Petronas Tower, i due grattaceli piu famosi, di KL e c’è mancato poco che il Fulgo acquistasse al prezzo furto di 9 euro le ormai diffusissime “aste da selfie” da un venditore malese. Per fortuna l’ho fermato per tempo.

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Per non farci mancare niente, visto che non eravamo stanchi, come no, ci siamo buttati a Teng kat Tong Shin, la via dei locali. Un divertimentificio molto occidentale con musica, baretti e tavolini con i narguille. L’afa del giorno è andata via. Lo notte ha una temperatura ideale. Alle due il mio spirito giovane ha ceduto e sono andata a dormire.

Giorno 2. Un pullman super confortevole – mille volte piu comodo e le poltrone piu recrinabili degli aerei – ci porta al Cameron Highlights. Un altipiano nella foresta con banani, cascate ma soprattutto piantagioni di fragole e the.

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In pratica ero in montagna, mancavano solo la polenta e finferli e la cispolata nei boschi. La notte è stata abbastanza allucinante, ma a parte il diluvio e le coperte umide, io e i due scarafaggi che erano in mia compagnia nel simil ostello della gioventù, abbiamo dormito bene. Anche se poco. La sveglia è squillata alle 5.30. Non avendo avuto tempo il giorno prima, perche alle 18 inizia a tramontare il sole, siamo andati a vedere le piantagioni di the all’alba. Erano i campi del the Boh, praticamente il Lipton malese. C’è stato anche un piccolo intoppo, il taxi si era incagliato nel fango, non andava né avanti né indietro, e l’autista ha urlato “Very bad very bad” 42 volte. Lo spettacolo è valso gli “sbatti”, come dicono i giovani, e lo dice una che quando sa di avere la sveglia presto inizia ad avere le scatole girate 48 ore prima.

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Ovviamente per strada abbiamo comprato un cestino di fragole profumatissime e ho anche avuto l’ esigenza di prendere un caffe “to go” indian style: niente bicchieri di cartone ma consiste in un’ ampolla di plastica modello flebo da bere con la cannuccia. Pick up alle ore 8 per la piu grande riserva naturalistica della Malesia, il Taman Negara. (1/continua).

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