Tutto può cambiare, una commedia diversamente romantica. Voto 7
17 Ott
Tutto può cambiare è una commedia romantica davvero diversa dal comune, e non posso dirvi perché altrimenti svelerei il finale. Forse perché non è girata dal solito regista hollyowoodiano ma da quel John Carney che nel 2006 firmò quel piccolo gioiello che era Once. Come allora, anche qui la protagonista è la musica. Keira Knighley è una cantautrice dall’Inghilterra arriva New York con il fidanzato, anch’egli musicista, che sta per diventare molto famoso. Una pop star. Lui è interpretato da Adam Levine, quello dei Maroon 5.
E infatti il successo lo rimbambisce, tra live, trasferte e groupie assatanate. Tradisce Keira, con cui scriveva le sue canzoni, e i due separano. Lei decide di tornare a casa e lasciare gli States. Una sera però, trascinata da un amico, sale sul palco in un club underground e canta una sua canzone. Nel locale c’è Mark Ruffalo, discografico fallito, licenziato il giorno stesso, che rimane folgorato dal suo talento e con pochi mezzi la spinge a registrare un demo per le strade di NYC.
I due riconquistano così la voglia di vivere e un posto nel mondo. Ma gli snodi non sono scontati come potrebbero sembrare. Per questo è una commedia diversamente romantica. Keira è una visione: fresca, solare, mai sdolcinata. Levine come attore, però, proprio non si può vedere. Il film è del 2013, chissà perché è uscito con un anno di ritardo…
Leggi un’altra Tremenza-recensione (di Fratelli Unici).
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